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Parte la sfida del potenziamento ferroviario della Orte-Falconara

Baldelli: “Una infrastruttura importante per la questione centro Italia. Trasformerà Fabriano in un hub dei territori interni”

Ancona, 27 aprile 2022 – “Oggi comincia, con la Conferenza Stampa di apertura del dibattito pubblico, la grande sfida strategica del potenziamento della ferrovia Ancona-Roma“. Introduce così il suo intervento l’assessore alle Infrastrutture della Regione Marche Francesco Baldelli, alla prima tappa del dibattito pubblico, procedura innovativa istituita per ascoltare le esigenze dei territori, nella convinzione che questo confronto possa elevare la qualità di un’opera attesa da decenni da chi vive e lavora nella regione.

Al centro del dibattito, a cui hanno partecipato a distanza il viceministro e senatrice Teresa Bellanova, il commissario ingegner Vincenzo Macello e il presidente della Provincia di Ancona Daniele Carnevali, il potenziamento e il raddoppio della ferrovia Ancona-Roma nella tratta di 21,5 km PM228 – Castelplanio, il Lotto 2 tra i Comuni di Genga e Serra San Quirico, un progetto già finanziato interamente con i fondi del Pnrr pari a 382,4 milioni di euro, e la cui consegna è prevista per il 2026.

Ancona – In primo piano l’assessore regionale Francesco Baldelli in videoconferenza con la senatrice Teresa Bellanova

«La Orte-Falconara – ha spiegato l’assessore Baldelli – è una infrastruttura strategica per il rilancio della grande questione ‘Centro Italia’ e dei collegamenti europei in direzione est-ovest. Una infrastruttura che deve poter interagire con le altre infrastrutture chiave per passeggeri e merci, come i Porti di Ancona e Civitavecchia e l’Interporto di Jesi, dove la stessa Rfi (Rete Ferroviaria Italiana, ndr) sta allestendo una banchina per ospitare convogli treni da 750 metri. Questo intervento di potenziamento e raddoppio trasformerà la stessa Fabriano in un hub dei territori interni, dando competitività a tutta la fascia appenninica».

«Con il Ministero e Rfi – sottolinea l’assessore alle Infrastrutture della Regione Marche – stiamo, infatti, potenziando e completando gli studi per un anello ferroviario che colleghi il sud al nord delle Marche, passando per Fabriano e creando una rete complementare alla linea ferroviaria adriatica in grado di indirizzare i flussi di traffico lungo le grandi direttrici. Tutti questi interventi vanno inseriti in un sistema di infrastrutture coerenti con il Libro Bianco sui Trasporti dell’Unione Europea: per questo motivo Regione, Ministero e Rfi sono allineati per offrire una rete infrastrutturale coerente con i concetti di interconnessione, intermodalità e sostenibilità».

«Siamo certi che Rfi – conclude Baldelli – grazie alla grande qualità tecnica di cui dispone, saprà affrontare e risolvere quelle interferenze e criticità legate ai territori dall’alto valore paesaggistico, caratterizzati da una struttura orografica molto delicata. Il dibattito pubblico servirà anche a questo, e la Regione Marche, con i propri uffici e tecnici, collaborerà insieme agli altri Enti coinvolti, affinché queste problematiche, in parte già sollevate, vengano risolte».

 

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