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Confartigianato Trasporti a Bruxelles per la conferenza finale del progetto Sodial MP

Analisi e proposte per rendere il pacchetto Mobilità dell'UE sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale

Ancona, 20 aprile 2024 – È giunto al termine il progetto europeo Sodial MP che ha avuto l’obiettivo di analizzare l’applicazione del pacchetto Mobilità dell’UE volto a razionalizzare la governance, l’amministrazione e il funzionamento del settore dei trasporti in tutti gli Stati membri dell’UE.

Il momento finale si svolto a Bruxelles, il 9 aprile, e ha visto Confartigianato Trasporti partecipare alla presentazione del documento di restituzione che raccoglie le analisi, le conclusioni delle indagini, le osservazioni, le discussioni, le risposte o i tentativi di risposta, dei seminari condotti durante questo progetto con le parti sociali di 5 paesi europei. Il documento include anche numerose raccomandazioni rivolte a diversi destinatari e le proposte per l’ottimizzazione del pacchetto mobilità che sono state presentate da tutti i partner del progetto.

Confartigianato Trasporti, unica associazione datoriale italiana a partecipare ai lavori, è stata presente con una delegazione rappresentata dal Segretario Nazionale di Confartigianato Trasporti Sergio Lo Monte e dai Rappresentanti territoriali di Ancona – Pesato e Urbino Luca Bocchino e del FVG Michele Feresin.

Al centro del confronto l’importanza di rendere il pacchetto Mobilità sostenibile non solo dal punto di vista ambientale ma soprattutto economico e sociale.

«Siamo il Paese con le più alte accise sul gasolio in Europa. Il paradosso è che chi meno inquina più paga. Nel 2021 l’Italia ha registrato un valore di emissioni di gas ad effetto serra per abitante inferiore del 10,1% rispetto alla media europea a fronte di una più elevata tassazione ambientale sostenuta pari al 3% del PIL e del 30% in più rispetto alla media della tassazione europea. Il trasporto europeo con 917,00 euro per 1.000 litri supera del 41% la media della tassazione europea. Per una transizione sostenibile, ma a misura di impresa, servono supporti finanziari, ad oggi carenti, e maggiori controlli validi in tutti i Paesi aderenti. Le misure devono accompagnare un passaggio che non può venire a sole spese delle imprese del Trasporto e in particolare del Trasporto italiano che subisce danni da una concorrenza spesso leale da parte di operatori di altri Paesi in particolare dell’est Europa».

Nella provincia di Ancona abbiamo 699 imprese del settore trasporti di cui il 70 % è rappresentato da imprese artigiane che contano 2.408 addetti su 2.476 appartenenti a MPI, pari al 97%.

Nella Provincia di Pesaro, invece, sono 828 le imprese, di cui 630 artigiane (76%) che occupano 2.158 addetti su un totale di 2.386 pari al 90%.

«In condizioni di mercato anticoncorrenziale, un plauso alle nostre imprese che resistono grazie alla loro determinazione, voglia di lavorare e competenza».