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Amo Mediterraneo

È in Italia la dieta che fa bene alla salute

Ancona, 20 aprile 2024 – Con l’approssimarsi della stagione estiva torna l’incubo del girovita. Da sempre, le misure per un corpo da sogno, restano per la donna 90-60-90 mentre per l’uomo basta un fisico atletico. Unico credo dimagrire e velocemente, per prepararsi alla prova costume con l’estate alle porte.

Ultracentenari a Villagrande Strisaili, Sardegna

Ma i canoni della bellezza non sono quelli della cultura di una volta e non c’è un criterio di bellezza riconosciuto universale. L’estetica vuole che il corpo, per essere bello, debba essere armonioso, proporzionato, anche se curvy.

Ma la persona non si esprime solo con il corpo ma con altre qualità reali che sono alla base della relazione umana. La simpatia, l’intelligenza, l’empatia, sono componenti emotive che superano l’immagine ideale di bellezza di un corpo che in assenza di questi, sarebbe come una scatola vuota.

Oggigiorno impazziscono le proposte di diete dimagranti spacciate per miracolose, dalle più variegate alle più disparate che vengono pubblicizzate a milioni di italiani attraverso televisione, giornali e social.

Per citarne solo alcune: la Dash, la Mind, la Cronodieta, la Mima Digiuno, la Paleolitica, la Dissociata, la Zona. Tra digiuni brevi, lunghi, intermittenti, diete di nicchia, singolari e pericolose, tra fallimenti e successi, ci sono quelle accettabili purché si torni a parlare seriamente di alimentazione.

Un giusto regime alimentare, come suggeriscono gli esperti in materia, ci protegge e ci preserva dai danni dell’invecchiamento, al pari di altri fattori dello stile di vita.

Ancel e Margaret Keys

Per il settimo anno consecutivo, secondo la rivista americana US News & World Report, nota per la classifica annuale delle migliori università e strutture ospedaliere, è la dieta mediterranea a vantare il titolo assoluto di migliore dieta. Il podio se l’è aggiudicato grazie al contributo di una commissione di 43 esperti nutrizionisti specializzati in diabete, salute del cuore e perdita di peso, secondo evidenze scientifiche che tenessero conto dei rischi e dei benefici per la salute nel lungo periodo anche in termini di efficacia e sostenibilità della dieta. In sostanza hanno messo a confronto i punti di forza e di debolezza dei differenti regimi alimentari.

La dieta mediterranea si distingue dalle altre per la sua base vegetale, dove spiccano frutta e verdura, cereali integrali, legumi e semi, olio extravergine di oliva. E’ risultata la migliore alimentazione per la famiglia, ritenuta la più sana e utile nel contrastare gli effetti del diabete, riesce a mantenere i giusti livelli di colesterolo, comporta benefici non solo al cuore ma anche alle ossa e alle articolazioni. Dopo anni di studi e comparazioni, sembra avere un ruolo importante nella prevenzione del cancro alla mammella e benefici sulla resistenza ad alcune malattie o disturbi come la demenza, la perdita di memoria e la depressione.

Già dagli anni quaranta era nota l’alimentazione del mediterraneo per il benessere dell’uomo, fatta di cibi freschi e deliziosi al palato come pomodori, focacce, olio d’oliva, con l’aggiunta di un buon bicchiere di vino rosso.

Questa la ricetta per la longevità da più di cinquant’anni e i risultati sembrano confermarlo, fino al punto che la dieta mediterranea è nel patrimonio culturale immateriale dell’Unesco.

Tradotto in italiano dopo 42 anni dalla pubblicazione

All’origine di questi benefici, la teoria del fisiologo statunitense Ancel Keys e di sua moglie Margaret Haney, chimica e nutrizionista. La coppia fu la prima, negli anni quaranta, a sostenere che i grassi saturi, presenti soprattutto nei prodotti di origine animale, come la carne e i latticini, fossero dannosi per la salute e principali cause di malattie cardiache. Mentre i grassi insaturi, contenuti nei comuni vegetali e nel pesce, fossero al contrario, un’alternativa più sana.

Partendo da questa ipotesi, Ancel e Margaret girarono il mondo per raccogliere dati e prove sulle diete di altri paesi, ed ebbero la conferma, dai risultati del loro studio, il Seven countries study, iniziato nel 1956, che non solo il consumo dei grassi insaturi, serve a prevenire il rischio cardiovascolare ma notarono che in una delle aree che avevano monitorato, l’Italia meridionale, viveva un alto numero di centenari e si convinsero che fosse propria la dieta locale, ricca di grassi insaturi, la chiave della longevità, tant’è che iniziò la loro opera di diffusione di questa dieta e scelsero di trasferirsi proprio in quel territorio per sfruttarne i benefici e la qualità della vita.

L’elenco preciso dei componenti della dieta mediterranea sono ancora oggi motivo di dibattito. I nutrizionisti non riescono a mettersi d’accordo sulla forma esatta e proprio per i continui aggiustamenti e modifiche alla definizione standard che il Dottor Martínez González, esperto in nutrizione ed alimentazione, considerato uno dei massimi esperti della dieta mediterannea, che ha condotto molteplici studi sui suoi effetti sulla salute, è del parere che non esiste un consenso ufficiale sull’esatto profilo della dieta.

Richard Hoffman, professore di biochimica nutrizionale all’Università dell’Hertfordshire, nel Regno Unito, dice che «Oggi i latticini sono considerati ininfluenti mentre la quantità di alcol raccomandata è diminuita» ma gli scienziati sono concordi nel confermare che la mediterranea è la dieta migliore per prevenire un infarto o un ictus.

Lo studio Cordioprev condotto nel 2022, che prende in esame pazienti con storie di problemi cardiovascolari (in questo caso infartuati) consiglia di seguire la dieta mediterranea rispetto ad una generica a basso contenuto di grassi, in quanto riduce a livello statistico e in modo considerevole, la recidiva di un evento cardiovascolare e anche per Martínez González, comunque vale la pena provarci.

Gli esperti sostengono che altri fattori non attinenti alla dieta, siano importanti per la salute della persona, come il mangiare in famiglia o cucinare a casa.

Eco museo della dieta mediterranea, Palazzo Vinciprova a Pioppi

Hoffman afferma che «la dieta mediterranea è molto più efficace se include l’olio extravergine di oliva». Questo avrebbe conferma sulle ipotesi dei coniugi Keys quando decisero di trasferirsi nel meridione d’Italia, a vocazione agricola, dalla massiccia presenza di oliveti secolari, dove l’alimentazione prevede l’uso abituale dell’olio d’oliva. Il professore ci spiega che si ottiene con la spremitura dei frutti, con metodica a freddo, senza l’uso di sostanze chimiche o alte temperature come per altri ricavati da semi. Pertanto l’extravergine d’oliva risulta di colore più scuro e il tipo di estrazione a freddo non ne altera le proprietà.

Pioppi è il paese del Comune di Pollica, nel Cilento, dove i Keys si trasferirono stabilmente per 40 anni, la coppia americana di studiosi, fu la prima a scoprire le virtù di questa dieta e i benefici del vivere in quelle zone del mediterraneo, di cui furono testimoni diretti. Frequentarono amici, tra i quali medici e ricercatori, come Martti Karvonen, Flaminio e Alberto Fidanza, Jeremiah Stamler.

È insieme a loro che giunsero alla conclusione che l’alimentazione della popolazione locale portasse benefici alla salute. Della permanenza in quell’area d’Italia, molte volte dimenticata, è possibile ripercorrere i momenti della loro vita e dei loro studi. A Pioppi, borgo marinaro, in provincia di Salerno, si può visitare Palazzo Vinciprova, un edificio d’interesse storico, sotto la salvaguardia monumentale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali che ospita la sede dell’Eco museo della dieta mediterranea.

5 le sale espositive con pannelli descrittivi e video, tra cui quella dedicata ai sensi, con installazioni per il gusto, il tatto e l’olfatto. Inoltre si passa dalla sala per la pasta fatta in casa, con video tutorial delle massaie cilentane, alla biblioteca personale di Ancel Keys, donata dalla famiglia al Comune di Pollica. Si aggiungono i laboratori didattici, compresi i corsi di cucina cilentana e sono previste visite guidate a sentieri, orti e mulini del territorio. Così l’eredità dei Keys viene tramandata alle future generazioni, con l’intento di promuovere le buone pratiche e uno stile di vita improntato alla sana alimentazione, rispettosa dell’ambiente e della cultura locale.

Acciaroli, poco distante da Pioppi, come Villagrande Strisaili in Sardegna, sono paesi che custodiscono il segreto della longevità, per la più alta concentrazione di ultra centenari e per la bassa incidenza di malattie cardiache e morbo di Alzheimer. Un mistero che in massima parte è già stato svelato, perché tra le tante, la loro alimentazione mediterranea continua a detenere il primato come migliore dieta che giova alla salute e alla durata della vita.

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