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Il Comitato Centrale di FNOPI ad Ancona

Conti, Presidente Opi Ancona nella riunione con gli OPI di Marche, Umbria e Abruzzo: «Maggiore considerazione dal decisore politico»

Ancona, 8 giugno 2024 – «Pretendere maggiore confronto e condivisione con i vertici istituzionali in nome del proprio ruolo di Ente Sussidiario dello Stato». Ecco l’auspicio che il Comitato Centrale di FNOPI – Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche ha rivolto ai colleghi presidenti degli Opi provinciali di Marche, Abruzzo e Umbria riuniti ad Ancona.

La presidente Barbara Mangiacavalli presente con gli altri colleghi del Comitato Centrale ha promosso degli incontri interregionali che rappresentano l’occasione di confronto con le problematiche riscontrate sui territori e di stimolo all’azione della Federazione nei confronti del Governo e del Parlamento.

Ai rappresentanti nazionali giunti ad Ancona da tutte le parti d’Italia il presidente di Opi Ancona Giuseppino Conti ha fatto gli onori di casa come Ordine ospitante dell’incontro nella propria sede, introducendo alcuni temi poi approfonditi e anche dai colleghi presidenti e delegati di Opi Macerata, Pesaro, Fermo, Ascoli, Teramo, Chieti e Perugia.

«Un incontro molto costruttivo e utile – ha detto Conti – nel quale abbiamo rappresentato tutte le difficoltà di un’interlocuzione continua col decisore regionale».

Sul tavolo i temi della riorganizzazione del sistema sanitario regionale, delle carenze di personale infermieristico, del suo demansionamento, della formazione sia accademica per i più giovani che professionale, le aggressioni, il riconoscimento del ruolo.

«Nulla di nuovo, quindi – aggiunge Conti – e nulla che, abbiamo verificato, non sia comune, seppur con dei distinguo, al quadro nazionale».

«Raccogliamo l’invito della Presidente di Fnopi che sarà di nuovo ad Ancona il prossimo 19 ottobre per un grande evento che stiamo organizzando – assicura Conti – a pretendere di essere consultati e ascoltati e chiederemo alle istituzioni regionali non solo di essere ricevuti per esporre le necessità di oltre 4mila infermieri di Opi Ancona e gli oltre 11.500 delle Marche ma di svolgere compiutamente le funzioni che il ruolo istituzionale ci assegna rappresentando un interlocutore con il quale confrontarsi con continuità come accade nelle altre regioni».

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