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Anpas e Cri Marche denunciano gli Ospedali Riuniti di Ancona

L’Azienda Ospedaliero Universitaria estromette le Associazioni di Volontariato dai trasporti ospedalieri

Ancona, 26 aprile 2020 – “Questo è il ringraziamento per l’impegno profuso in tutte le attività Covid-19. Volontari osannati come “eroi” ma esclusi  dai trasporti ospedalieri”. Inizia così lo sfogo di Anpas Marche nei confronti dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona. 

Nelle ultime settimane, in ogni occasione pubblica, il Volontariato è stato ringraziato, osannato sino ad essere definito “eroico” anche quando di eroico non c’è nulla nell’opera del volontario, ma c’è solo l’impegno disinteressato profuso da persone motivate per ragioni puramente etiche, e non viziate dallo stipendio o comunque da un qualsiasi tornaconto personale.

Dall’ inizio della pandemia, i 6.000 Volontari delle 44 associazioni Anpas delle Marche formate da Croci Gialle, Croci Verdi, Croci Bianche, Croci Azzurre e Pubbliche Assistenze Avis, sono stati impegnati in prima linea per il Covid-19 nelle seguenti attività: mantenimento di tutte le postazioni “118” affidate alle Pubbliche Assistenze; effettuazione dei consueti servizi di trasporto sanitario programmato; attivazione di una postazione 118 aggiuntiva a Fano; monitoraggio temperatura dei passeggeri in arrivo all’aeroporto; reperimento di mezzi aggiuntivi specifici per trasporto Covid in tutta la regione; trasporto di equipe sanitarie per tamponi a domicilio; presa in carico del supporto psicologico nell’attività del Numero Verde regionale; presa in carico dell’assistenza sociale a supporto del Numero Verde regionale; consegna spesa e farmaci a domicilio.

Per tutta risposta, rispetto all’abnegazione dimostrata, l’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona ha messo in piedi un discutibile e pasticciato affidamento del trasporto in ambulanza tagliando fuori di fatto le Associazioni di Volontariato dalla partecipazione ma, soprattutto, non rispettando la legge regionale vigente nelle Marche, la 36/1998 all’art. 10 bis “Gestione del trasporto sanitario”.

Andrea Sbaffo, presidente regionale Anpas con due volontari

«Sia nella normativa regionale, adeguata alle normative comunitarie europee che nel recente DLgs 117/2017 Codice del Terzo Settore, viene confermata la volontà politica di non dare in pasto al mercato servizi così particolari ed essenziali quali sono il trasporto di ammalati proprio per salvaguardarne le peculiarità – ha dichiarato Andrea Sbaffo, presidente Anpas Marche – servizi che avvengono anche in situazioni critiche e che necessitano di apporti molto qualificati, nonché della dinamicità necessaria per adattarsi alle diverse situazioni contingenti e che possono essere garantite tramite il fondamentale apporto del personale volontario, serbatoio inesauribile di risorse immediatamente disponibili.”

Il mancato rispetto della normativa può far pensare solo ad una mera speculazione sul servizio di interesse generale e quindi sulla salute di tutti i cittadini marchigiani. L’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona, infatti, invece di rispettare la normativa regionale e comunitaria, ha assoggettato l’affidamento del Trasporto Prevalentemente Sanitario al Codice degli Appalti, in totale difformità dalla L.R. 36/1998, e disattendendo senza alcuna giustificazione ed immotivatamente i regolamenti attuativi contenuti nelle Delibere di Giunta Regionale.

Una palese violazione del principio di affidamento, sostengono all’Anpas, che incide direttamente anche sul costo del servizio. Infatti, come già detto, alle Associazioni di Volontariato spetta solamente il rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate senza sovra compensazione. Per tutto ciò, l’Anpas ha deciso di ricorrere nelle sedi appropriate per richiedere che l’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona annulli, previa sospensione, la gara di appalto e ottemperi alle disposizioni di legge nazionali e regionali.

(foto Croce Rossa Italiana Comitato di Pesaro)

Alla protesta dell’Anpas, si aggiunge in solido la Croce Rossa regionale Marche che in un comunicato esprime il suo dissenso: «In merito a quanto già espresso da Anpas Marche e la risposta data dal Direttore Amministrativo degli Ospedali Riuniti di Ancona dott. Antonello Maraldo, il Consiglio direttivo della Croce Rossa Italiana delle Marche esprime il proprio dissenso alla procedura adottata dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona per l’affidamento dei servizi di trasporto sanitario. La Legge Regionale 36/1998 classifica il trasporto sanitario come una “attività di interesse generale”, affidato secondo il seguente ordine di priorità: prima mediante convenzioni con associazioni di volontariato, la CRI e gli altri enti pubblici; solo successivamente con contratti a titolo oneroso nel rispetto della normativa di contatti di pubblici servizi.

La gara indetta dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona contiene una rilevante criticità: unisce nello stesso bando di gara due differenti tipologie di trasporti, cioè Trasporti prevalentemente sanitari e trasporti non prevalentemente sanitari che, ai sensi dell’art. 10 bis L.R. 36/1998 e s.m.i., hanno invece due differenti modalità di affidamento. La Croce Rossa Italiana Comitato Regionale Marche, chiede ai vertici dell’AO Ospedali Riuniti di Ancona il rispetto del quadro normativo vigente in ossequio ai principi di universalità, solidarietà, economicità e appropriatezza, considerando che l’operato di Croce Rossa italiana è primariamente rivolto alla massima tutela della salute di tutti i cittadini».

 

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