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X Sirolo: “Giù le mani dai beni di Sirolo!”

La lista civica di minoranza del capogruppo Fabia Buglioni condanna le decisioni del sindaco Moschella sull’utilizzo del Torrione medioevale

Sirolo, 17 settembre 2023 – Ricapitoliamo per sommi capi la vicenda che da qualche giorno sta ravvivando la dialettica politica sirolese. Il canovaccio è sempre lo stesso, e si ripete tale e quale in ogni Comune d’Italia: c’è un Sindaco che deve risolvere una questione e prova a trovare e proporre una soluzione; e c’è un’opposizione che non è quasi mai d’accordo e fa scattare una pubblica condanna.

Nella fattispecie, e in parole povere, il sindaco Filippo Moschella per dotare il Teatro sirolese dell’impianto di refrigerazione (efficientamento energetico), per sistemare le unità esterne dello stesso vorrebbe utilizzare il piano terra del Torrione medioevale, una delle pochissime testimonianze storiche presenti nell’ambito comunale.

La lista civica di minoranza X Sirolo, capogruppo Fabia Buglioni, alla notizia grida allo scandalo e denuncia pubblicamente l’eresia: “Giù le mani dai beni di Sirolo! Ennesimo attacco alla memoria e al patrimonio culturale cittadino”. Non solo, dalla sua pagina social lancia una petizione pubblica titolata “Centrale Termica”, che al momento ha raccolto 104 firme.

Di seguito il testo integrale pubblicato da X Sirolo:

Se a Roma servissero dei parcheggi, a nessuno verrebbe in mente di realizzare un multipiano al Colosseo. Invece a Sirolo sembra che l’unico modo per stare freschi al teatro sia quello di sacrificare il piano terra del torrione. Ultima testimonianza del passato medioevale di Sirolo, attualmente la stanza in questione, accessibile dai vicoli, funge da parcheggio della spazzatrice, che però ha le ruote e facilmente si può spostare.

Ora, secondo l’amministrazione Moschella, invece di valorizzarne la funzione, la migliore destinazione sarebbe quella di diventare un locale tecnico con all’interno le unità esterne del nuovo sistema di efficientamento energetico del teatro.

Filippo Moschella e Fabia Buglioni

Unità poi collegate al teatro mediante canalizzazioni in parte dentro il torrione, che verrà bucherellato per far passare le canalette a vista, ed in parte aeree…sopra il tetto dell’unità immobiliare che si frappone tra il teatro ed il torrione. Ma possibile che nessuno ha avuto un’idea migliore? Gli altri teatri storici come fanno?

Appena lo abbiamo appreso, ci siamo mossi per verificare tramite accesso agli atti che cosa esattamente e con quali autorizzazioni si stesse operando su un bene monumentale… abbiamo quindi recepito in questi giorni l’ultimo progetto, con il parere della Soprintendenza appena rilasciato, favorevole con condizioni.

Dal punto di vista tecnico, chiaramente, l’ingegnere impiantista che ha progettato l’intervento si assumerà le totali responsabilità del funzionamento a regola d’arte di quanto verrà realizzato (una unità esterna funzionerà all’interno di un locale nonostante le prese d’aria? Sarà un impianto rumoroso?).

Dal punto di vista architettonico, nonostante i pareri, l’intervento è corretto o danneggia un bene culturale? Perché non è stato nominato un architetto, abilitato per la direzione lavori su edifici tutelati, ai sensi della norma sulle competenze professionali? E dire che c’è anche un assessore architetto in Giunta che queste cose dovrebbe saperle!

E la valutazione della sicurezza sismica? Nessuno ha ancora eseguito i calcoli strutturali per l’installazione della macchina interna nel sottotetto del teatro, che verrà appesa alla muratura ottocentesca con delle staffe in acciaio di cui non esistono dettagli!

Se queste sono le idee, la sensibilità e le intenzioni, vuol dire che non si hanno gli strumenti culturali per amministrare il patrimonio pubblico, che in queste mani è a rischio continuo di scempi!».

Fine prima puntata. Ai sirolesi l’ardua sentenza. Con un’appendice di prammatica: giusta la salvaguardia del Torrione, giuste le riflessioni tecniche e i timori sugli scempi ipotizzati, ci mancherebbe, ma qui quel che manca davvero è la proposta di una soluzione alternativa (che le opposizioni non propongono quasi mai). Dove le collocherebbe X Sirolo le unità esterne per refrigerare il teatro? L’altra opzione, viste le difficoltà, sarebbe quella di non refrigerare un bel niente? Problema risolto. Anzi, problema che neppure si porrebbe. In fondo, basterebbe evitare di recarsi a teatro da giugno a settembre. Eccola, la soluzione! 

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