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Daniela Diomedi, consigliere M5s, punta il dito sulla Fiera di San Ciriaco

A suo dire, tanti gli interrogativi da chiarire sull’assegnazione poco chiara dell’organizzazione dell’evento alla Blu Nautilus srl

Ancona – Anche per quest’anno, e fino al 2023, l’Amministrazione del sindaco uscente Valeria Mancinelli ha deciso che la Fiera di San Ciriaco, più altri due eventi minori: Giardino in Fiore e Mercatino di Natale, sarà gestita da terzi.

«Certamente sarà ancora la Blu Nautilus srl, unica partecipante al bando,  al prezzo che sarà di poco superiore ai mille euro l’anno, che è l’offerta a base d’asta» sbotta Daniela Diomedi, consigliere comunale penta stellato che ha messo all’indice la decisione della prima cittadina dorica attraverso un comunicato.

Ancona – Foto d’archivio della Fiera di San Ciriaco

Dove si spiega: nello scorso quinquennio il prezzo era fissato a cinquemila euro annui (base d’asta 4000 euro). È stato confermato che la concessionaria potrà liberamente determinare le tariffe di partecipazione, cioè decidere quanto devono pagare gli operatori che intendono partecipare a questo evento.

Blu Nautilus, in base al piano economico–finanziario che ha presentato, ha dichiarato che il suo  margine di guadagno, per la Fiera di San Ciriaco, sarà pari a 7.500,00 euro.

Il Comune ne incasserà 1.000 (o poco più in base all’offerta che sarà fatta), oltre alla Cosap (la tassa per occupazione del suolo pubblico).

Su quest’ultima pare abbia deciso di fare sconti e di accontentarsi del 10% di quanto dovuto. Infatti, anziché richiedere l’80% della tariffa come previsto dal regolamento (art 43. 5: “Per occupazioni temporanee effettuate dagli operatori commerciali per la fiera di San Ciriaco la tariffa base è ridotta del 20%”), ha previsto  uno sconto del 90%.

Daniela Diomedi, consigliere comunale ad Ancona del M5s

«Al di là della “bontà” dell’operazione per le casse comunali, su cui si deve poter  ragionare – conclude la Diomedi – ci chiediamo:

perché non esiste alcun atto che attesti i buoni risultati ottenuti nella gestione precedente;

perché è stato violato il regolamento Cosap e garantito uno sconto che non è previsto;

perché, rispetto  al bando precedente, l’offerta economica è stata ridotta da 4.000 euro a 1.000;

perché nel bando è stato posto il requisito, decisamente stringente tanto da impedire la concorrenza, che il partecipante deve ‘aver gestito nell’ultimo triennio almeno una manifestazione l’anno con un numero minimo di 300 operatorie economici’;

perché questa Amministrazione “uscente” ha deciso di impegnare quella che verrà per tutta la durata della consiliatura prossima, ovvero fino ad aprile 2023?».

 

redazionale

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