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Camerano – Una Consulta giovanile vietata agli adulti

Si occuperà di sport, cultura, volontariato e ambiente

Camerano – Il Consiglio comunale approva il regolamento, e dunque la ricostituzione, delle varie consulte locali.

Che cos’è una consulta? È un organismo di raccordo, partecipazione e confronto che sta fra l’Amministrazione e la realtà cittadina. Recepisce le varie istanze provenienti dalle realtà presenti sul territorio e promuove strategie per la valorizzazione e realizzazione di attività ed iniziative riguardanti i giovani, lo sport, la cultura, il volontariato, l’ambiente e così via.

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Ne fanno parte, solitamente, individui capaci che hanno accumulato nel loro percorso di vita e lavorativo conoscenze specifiche, professionalità, esperienze dirette in un determinato campo o settore. Individui che, per accedervi, devono comprovare con fatti e documenti la loro idoneità al ruolo. E che s’impegnano a ricoprirlo in modo del tutto gratuito.

Di norma, in ogni Comune esiste una consulta per ogni genere di attività. Una consulta dei giovani, quella della cultura, quella dello sport, ecc. ecc. Perché non puoi chiedere, per principio, a un esperto di mostre, convegni e storia dell’Arte di saperne altrettanto di tornei di calcio o musica rock. A uno così, non puoi demandare la gestione dell’ambiente o delle politiche giovanili…

Di norma, è così ovunque ma non a Camerano. Dove è stata istituita una sola consulta. Che si occuperà di tutto. E, come se non bastasse l’obbrobrio, una consulta composta tutta da giovani dai 16 ai 30 anni. Una consulta, dunque, vietata agli adulti. Gli unici, gli adulti, in grado di dimostrare di aver accumulato esperienza e professionalità specifiche.

L'assessore allo Sport Marco Principi

L’assessore allo Sport Marco Principi

Vediamo i punti salienti del dibattito sul tema consumato l’altra sera in Consiglio comunale.

«Un regolamento studiato appositamente per i giovani – l’ha presentato l’assessore allo sport Marco Principi – dai 16 ai 30 anni».

Gli fa eco il consigliere Rabini: «Assessore, fosse una consulta giovanile non avrei nulla da dire. Giusto che i giovani si occupino dei giovani. Ma questo regolamento accorpa sport, ambiente, cultura. In questi settori gli esperti hanno sicuramente più di 30 anni. Se sono solo giovani, che proposte possono fare? Che esperienze possono avere?»

L'assessore Ilaria Fioretti con delega alla Cultura

L’assessore Ilaria Fioretti con delega alla Cultura

Bizzarro e poco praticabile l’intervento dell’assessore alla Cultura Ilaria Fioretti: «Le esperienze vissute in passato – ha argomentato – hanno dimostrato che i giovani non rispondevano alle nostre sollecitazioni. Erano solo gli adulti a partecipare. Con questo nuovo regolamento abbiamo voluto capovolgere la gestione e dare spazio solo ai giovani. Gli adulti che vogliono proporre qualcosa, sanno come muoversi e lo possono fare percorrendo strade diverse rispetto a quelle della consulta».

Il consigliere Picciafuoco, d’accordo sul fatto di coinvolgere i giovani nelle scelte e nel quotidiano della comunità, si rammarica: «Non ho potuto partecipare alla stesura di questo regolamento e me ne dolgo. Chiedo se sia possibile che la consulta possa essere ascoltata dalle varie commissioni».

Riccardo Picciafuoco, capogruppo e consigliere di Vivi Camerano

Riccardo Picciafuoco, capogruppo e consigliere di Vivi Camerano

Anche il sindaco entra nel merito della discussione, cercando di fare chiarezza su una decisione indifendibile e che sfugge agli occhi dei più, compresi i suoi, l’esperienza e la professionalità, cioè, dei componenti una consulta. Anzi, aggravando la questione nell’annunciare come si potranno gestire i futuri componenti della consulta: «L’Amministrazione ha voluto coinvolgere i giovani nelle varie realtà del paese – ha sottolineato la prima cittadina – Loro possono dotarsi di un regolamento e gestirsi come vogliono, purché presentino delle proposte a noi che amministriamo».

Messo ai voti, il nuovo regolamento è stato approvato dalla sola maggioranza. Contrari, nessuno. Astenuta, tutta la minoranza.

 

 

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