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Una striscia quotidiana di riflessione

I SACRIFICI DI UN PADRE DI FAMIGLIA

24 ottobre 2018 – C’è una bella e giovane coppia che decide di sposarsi, fanno sacrifici e convolano a giuste nozze. Qualche anno dopo il matrimonio, stufi di dividere l’appartamento con i genitori di lei e con il primo figlio in arrivo, decidono di acquistare un appartamento in centro. Qualche parente li sconsiglia per quell’operazione un po’ avventata ma loro, disposti ad altri sacrifici, fanno un mutuo e diventano proprietari di un bell’appartamento di 70 mq. in un signorile condominio abitato da altre 20 famiglie.

Passano gli anni, la coppia è abbastanza felice, moglie e marito si danno molto da fare per pagare le rate del mutuo e crescere il loro figliolo. Qualche screzio ogni tanto, qualche difficoltà finanziaria, ma chi non ne ha, in tempi così difficili? L’amore, quando c’è, vince su tutto. E loro sono una coppia innamorata.

Tirano avanti come possono, anche dopo l’arrivo del secondo figlio. All’arrivo del terzo – ora hanno due maschi e una femmina, si rendono conto che quell’appartamento è troppo piccolo per cinque persone, ma non hanno denaro per acquistarne uno più grande così decidono di ristrutturarlo. Anche se questo comporta altri sacrifici: vogliono molto bene ai loro figlioli e non possono costringerli a dormire in tre in un’unica stanza.

Quando comunicano la ristrutturazione all’amministratore, però, apriti cielo! All’assemblea condominiale vengono attaccati da tutti gli altri proprietari: c’è chi non gradisce i rumori dei lavori, c’è chi ha paura che venga snaturata la struttura del palazzo, c’è chi dice no per pura invidia. Insomma, questa ristrutturazione non s’ha da fare!

E quel padre che vuole così bene ai propri figli, che fa? Semplicemente dice: «No, ho deciso e non torno indietro, farò debiti e altri sacrifici ma darò dignità ai miei figlioli!» E prepara le carte. (il seguito fra tre settimane, dopo la reazione dell’UE…)