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Una striscia quotidiana di riflessione

GIUDICE E CARNEFICE PER FUTILI MOTIVI

22 ottobre 2018 – Un uomo e suo figlio sono stati uccisi a Sesto Fiorentino (FI) da un vicino di casa. Arrestatol’omicida 53enne.

All’origine del duplice delitto ci sarebbero i rumori provocati dalle due vittime per i lavori di ristrutturazione di una casa colonica, che avrebbero infastidito l’omicida. La pistola usata era regolarmente denunciata. La vittima più anziana aveva 66 anni ed era un ingegnere di Trenitalia in pensione. Il figlio, 31 anni, era anche lui ingegnere, lavorava per un’azienda del settore aerospaziale del gruppo Leonardo-Finmeccanica.

Due vite spezzate da una follia omicida esplosa per futili motivi. Perché alla fine di questo si tratta, futili motivi. Certo, beghe tra vicini e litigi condominiali sono quasi all’ordine del giorno, ormai. Ma da qui a risolverla con un duplice omicidio ce ne corre. E non è la prima volta.

Il rischio di incappare in simili squilibri mentali è piuttosto elevato. Basta arrivare al posteggio del centro commerciale un secondo prima di chi già aveva adocchiato il posto libero; basta posteggiare l’auto di traverso nello spazio del condominio; basta usare il tagliaerba un quarto d’ora prima (o un quarto d’ora dopo) rispetto all’orario concesso dal regolamento dello stabile; basta non accorgersi di avere gli abbaglianti dell’auto accesi; basta guardare un attimo più del dovuto una bionda in minigonna che passa per strada, per scatenare l’ira di qualcuno e rischiare – quando va bene – una coltellata. (Fatti realmente accaduti e terminati con minacce violente e ferimenti).

Viviamo una vita stressante e piena d’insoddisfazioni, che ci porta ad essere violenti verso il prossimo, incapaci ad ammortizzare certe quotidianità seppur fastidiose. Una vita dove l’unico punto di vista equo è il nostro. Non puoi far valere le tue ragioni con una pistola, per il semplice motivo che una vita vale di più, molto di più del rumore prodotto da un martello pneumatico.