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Una striscia quotidiana di riflessione

MANOVRA DI BILANCIO: FORBICI E CANCELLINO!

3 dicembre 2018 – Nella notte appena trascorsa la Commissione Bilancio della Camera ha lavorato per rivedere gli emendamenti alla Manovra. Quel che si sta cercando di fare è trovare gli spazi per provare a ridurre il deficit al 2% – gradito dall’Europa che così non farebbe partire la procedura d’infrazione – rispetto al famoso 2,4% proposto dal Governo.

Un lavoro per nulla semplice, fatto soprattutto con forbici e cancellino. Una sforbiciata qui, una cancellazione là. Che, detto papale papale, significherà eliminare o tagliare una parte delle proposte avanzate da Conte, Di Maio, Salvini. Un taglio, lo 0,4%, che in soldoni significa 4/5 miliardi di euro in meno da spendere per far star meglio gli italiani.

Mi domando: ma la Commissione Bilancio che fa di giorno? Va bene l’urgenza, ma bisognava lavorare proprio di notte? Due punti mi hanno colpito. 1) La possibilità per le Regioni di fare 4mila assunzioni nei centri per l’impiego. Una misura che accompagna il Reddito di cittadinanza.

Mi domando: a che serve potenziare i centri per l’impiego se in questi non c’è l’offerta? Mi spiego: se le aziende non cercheranno lavoratori passando per i centri, i 4mila nuovi assunti cosa proporranno alle persone che andranno lì per trovare lavoro?

2) Salvini ha dichiarato: “Garantiremo il diritto alla salute: non capisco come abbiano potuto risparmiare chiudendo ospedali, reparti e pronto soccorso. Nella nostra Manovra la salute è ai primi posti”.

Una dichiarazione che spiega i disservizi prodotti nella Sanità marchigiana in ogni provincia. Ma pure in quasi tutte le Regioni. E proprio su questo punto dovrebbe interrogarsi la sinistra per giustificare la sua debacle elettorale e l’enorme perdita di consensi.

Una cosa è certa. I nuovi centri per l’impiego un obiettivo lo raggiungeranno comunque: nessuno potrà negargli di aver trovato lavoro a 4mila nuovi dipendenti. I loro.