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Tutto invariato sotto il cielo del 2020?

Gli anni passano ma in Italia insiste lo Status quo

11 dicembre 2019 – A due settimane esatte dal Natale, ad anno ormai praticamente concluso, è tempo di bilanci per aziende, enti, famiglie e persone. Tutti lì a far di conto con i numeri o a rivivere le esperienze di un anno, per quadrare le cifre o capire, eventualmente correggere a seconda dei casi, costi e ricavi, delusioni o successi, occasioni mancate o treni presi al volo. Perché alla fine, per noi umani è questo che conta: un + nel bilancio finale c’inorgoglisce e ci dà serenità; un – è sintomo d’infelicità e frustrazione.

Non sempre, però, i + e i – nei nostri personali bilanci dipendono dalle nostre volontà o dalle nostre capacità. Molto spesso, vengono distribuiti a casaccio. O determinati da cento variabili che non siamo in grado di controllare del tutto. Siamo umani, non perfetti, nonostante ognuno di noi nel proprio inconscio profondo tenda ad essere Dio. Provare a migliorarsi come persone e sul lavoro di anno in anno, è buono e giusto. Convincersi di essere arrivati in Paradiso, e di essere gli unici ad esserci riusciti, è male e sbagliato. E non è affatto vero che il mondo è sbagliato. Se qualcuno lo vive così è perché qualcun altro lo ha fatto diventare sbagliato. E quel qualcuno, ha permesso che ciò avvenisse.

Lavoriamo mesi e mesi per raccogliere pochi istanti di felicità. A testa bassa facciamo il nostro dovere quotidiano perché… è nostro dovere: crescere i nostri figli, essere buoni padri e buone madri, buoni mariti e buone mogli, buoni lavoratori e buone lavoratrici. E lo facciamo nel contesto di una Nazione in difficoltà per colpa di quei governanti che non hanno dimostrato per nulla di amare i propri governati. Il mondo è di tutti. Viviamo tutti sotto lo stesso cielo; remiamo tutti sulla stessa barca. Ma, chissà perché, per qualcuno il mondo è solo suo; il cielo è solo suo; la direzione della barca la decide solo lui. Perché, glielo abbiamo permesso?

Questo 2019 a breve ci lascerà. Il 2020 che seguirà ci regalerà subito un anno d’anzianità in più. Per il resto, non cambierà nulla. Gli italiani onesti continueranno a fare il proprio dovere; i giudici ad indagare su Bibbiano; le donne ad essere uccise; i politici ad aggiungere tasse su tasse mantenendo invariati i propri privilegi; i pochi ricchi saranno sempre più ricchi; i tanti poveri continueranno ad aumentare; le pensioni d’anzianità resteranno a 500 euro al mese; i presidi dei lavoratori continueranno a presidiare i cancelli delle tante fabbriche che delocalizzano; l’Europa continuerà a mungerci miliardi di euro che non rivedremo mai.

A meno che, nel 2020, gli italiani dovessero decidere che è arrivato il momento di cambiare lo Status quo e di far fare il proprio dovere anche agli altri: a quelli dei privilegi, a quelli che non pagano le tasse, a quelli che sfruttano i poveri cristi. A quelli, in definitiva, che credono di stare in Paradiso e che ci rubano la serenità di tre quarti del cielo.