Argomenti per categorie

Si può vivere senza luce, acqua e gas in casa?

La storia di Fabrizio insegna che si può a fare a meno delle comodità

Camerano, 18 ottobre 2022 – Oggi mi sono imbattuto nella storia di Fabrizio (foto), un uomo di una sessantina d’anni, da circa una trentina abitante di un cascinale di proprietà nelle campagne di Cupramontana (Ancona). Un rivoluzionario, per qualcuno, un pazzo visionario per qualcun altro. Un selvatico, come lui stesso si definisce, ma questo non significa che viva da selvaggio. Ex universitario, ex sportivo (ha giocato in una squadra in serie A), ad un certo punto ha lasciato tutto, ma proprio tutto, famiglia compresa, ed è andato a costruirsi una vita alternativa e controcorrente rispetto alla società consumistica.

Una vera e propria rivoluzione concettuale e di pensiero combattuta in silenzio, la sua. Nella sua casa a Cupramontana, niente acqua corrente, niente corrente elettrica, niente gas. Dunque, nessuna bolletta da pagare. Ma questo significa nessuna comodità, nel senso quotidiano cui siamo abituati noi comuni mortali. Per Fabrizio, per scelta, niente lampadari dunque, niente fornelli, niente lavatrice, cellulare, televisore, niente termosifoni. D’estate dorme e consuma i pasti all’aperto: “amo il contatto diretto con la natura” dice. “D’inverno, quando arriva il freddo, mi scaldo con la legna e metto addosso un maglione in più”.

Ogni suo gesto, scelta o attività è ragionato, dettato dalla volontà di tornare alle origini con il rispetto verso la natura al centro di tutto. Un sogno lungamente accarezzato e alla fine realizzato. Fabrizio voleva un mondo diverso, sano, pulito, senza tanti fronzoli o superflui artifizi. Così, senza aspettare che fossero gli altri ad arrivarci, ha deciso di farselo da sé quel mondo. E ci è riuscito benissimo. Una sua frase che mi ha colpito: “la gente deve distruggere cellulari e computer, sono peggio delle peggiori droghe”.

Francamente, non so quanto abbia ragione ma di una cosa sono certo: non sarei capace di vivere come lui. Non potrei eliminare il computer dalla mia vita, anche perché è lo strumento ormai indispensabile al mio lavoro. Anche se sono consapevole del fatto che un tempo gli articoli li producevo con una macchina non elettrica.

Si può vivere come Fabrizio? Certo che si può, se si è disposti a rimettere la natura al centro di tutto. Se si è disposti a rinunciare ad una serie concatenata di comodità come cucinare l’abbacchio nel forno elettrico, fare una doccia calda, chiamare un amico a qualunque ora per fare due chiacchiere o un figlio lontano per sapere come sta, guardare un film alla tv, schiacciare un tasto e riscaldare casa a piacere. Ma anche rinunciare alla stanza da bagno con tanto di bidet, water e carta igienica: lui, le sue deiezioni le usa per concimare l’orto.

No, pur invidiando la sua serenità d’animo e di pensiero, i suoi valori assoluti, i suoi credo filosofici e la ferrea volontà che lo hanno portato fin qui, come Fabrizio proprio non potrei vivere. E voi?

© riproduzione riservata

Tags: