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Perché San(D)remo è San(D)remo!

Due giorni all’inizio del Festival e già tante polemiche

Camerano, 4 febbraio 2024 – Martedì 6 febbraio prende il via la 74esima edizione del Festival di Sanremo targato Amadeus per la quinta volta. Credo di non essermi perso neppure una delle ultime sessanta edizioni, ed è all’occhio di tutti quelli come me il cambiamento subito dalla kermesse canora da Nilla Pizzi ad oggi.

San(D)remo, come lo pronuncia Bruno Vespa che non riesce a dirlo senza eliminare quella “d” che non c’entra nulla, sin dalla prima edizione del 1951 vinta da Nilla Pizzi con “Grazie dei fior” è stato sempre accompagnato dalle polemiche, prima, durante e dopo. È la trasmissione televisiva più remunerativa per la Rai, capace di introitare dalla sola pubblicità oltre 50 milioni di euro. Cinque milioni vanno al Comune di Sanremo.

Rimandando all’ascolto delle canzoni in gara un giudizio sulla qualità delle stesse, lasciamoci andare alle polemiche che anticipano questa 74esima edizione del “Festival della canzone italiana”, non a caso scritto fra virgolette.

Intanto, il brutto vezzo di annunciare il vincitore con largo anticipo – negli anni passati appannaggio del popolino e della critica becera – quest’anno è stato sostituito dall’Intelligenza Artificiale che ha decretato vincitrice la canzone “Mariposa” di Fiorella Mannoia. Come abbia potuto, l’IA, dare un giudizio su testi e musiche mai letti e ascoltate è un mistero. Per contro, le quotazioni dei bookmaker vedono in pole position Angelina Mango, Alessandra Amoroso e Annalisa (Corriere della Sera). Staremo a vedere chi avrà ragione.

Poi, c’è il più che discusso cachet di Amadeus. Il quotidiano La Stampa parla di un guadagno del conduttore (forse alla sua ultima conduzione del Festival), che si aggirerebbe tra annessi e connessi intorno ai 700mila euro. I compensi dei co-conduttori (Marco Mengoni, Giorgia, Lorella Cuccarini, Teresa Mannino, Rosario Fiorello), sempre secondo La Stampa oscillerebbero tra i 180 e i 200 mila euro. Infine, i super ospiti. Per John Travolta è la seconda volta al Festival, nel 2006 percepì 450mila euro. Russell Crowe dovrebbe partecipare gratis ma porterà sul palco la sua band. Su Giovanni Allevi, Roberto Bolle, Eros Ramazzotti, Gigliola Cinquetti non ci sono indiscrezioni, ma pare che Eros incasserebbe 50mila euro.

E arriviamo alla polemica per l’acquisto dei biglietti che si può effettuare solo attraverso una piattaforma telematica. Questi i costi per accedere al Teatro Ariston: Platea: il biglietto singolo per ognuna delle 4 serate costa 200 euro, il biglietto singolo per la finale costa 730 euro; Galleria: il biglietto singolo per ognuna delle 4 serate costa 110 euro, il biglietto singolo per la finale costa 360 euro. Ma sono introvabili, a meno che tu non conosca l’amico dell’amico del politico di turno o di quel tal dirigente Rai. Sui social sono in tanti a lamentarsi per l’impossibile accesso alla piattaforma: “il portale è andato subito in tilt, impossibile fare il biglietto”.

I cantanti… già, a Sanremo ci sono anche i cantanti e quest’anno sono tanti, forse troppi, ben trenta. Per loro è previsto un compenso pro-capite di 48mila euro come rimborso spese. Ma lasciamoli provare in pace. Prepariamoci, invece, a fare notte fonda: ogni puntata terminerà quando si alzano i panettieri per andare al forno…  

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