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Pane burro & marmellata

Una striscia quotidiana di riflessione

 

L’UOMO BIANCO E L’UOMO NERO                                                                                                            (storia di morti di migranti e d’accoglienza)

21 febbraio 2019 – Dal rapporto “Viaggi disperati” dell’Unhcr (Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati). Nel 2018, in media, ogni giorno hanno perso la vita nel Mar Mediterraneo sei persone. Si stima che 2.275 migranti sarebbero morti o dispersi nella traversata per raggiungere l’Europa.

L’Unhcr, inoltre, rileva che i morti sono passati da 1 ogni 38 nel 2017, a 1 ogni 14 nel 2018, nonostante il numero degli arrivi sulle coste europee sia stato il più basso degli ultimi 5 anni. La Spagna è stata punto di accesso con 8mila arrivi via terra e 54.800 arrivi via mare. Tutta gente spinta a intraprendere il viaggio disperato per sfuggire a fame, guerre e persecuzioni.

In Italia nel 2018 sono giunti 23.400 rifugiati, un numero cinque volte inferiore a quello dell’anno precedente. Un dato che, ad oggi, è destinato a scendere drasticamente per via della chiusura dei porti operata dal Ministro Salvini (al momento non ci sono dati precisi).

Numeri e dati di una certa consistenza che diventano raccapriccianti quando si prende coscienza che ogni singola cifra non è semplicemente un numero, ma rappresenta esseri umani: donne, uomini, bambini. L’unica discriminante che li rende “diversi” dagli europei è il colore della pelle. Ma può, un colore dell’epidermide, decidere chi ha diritti e chi no? Chi può vivere in pace e chi no? Chi ha diritto ad essere libero e chi no? Chi va sfruttato e chi no?

Il color cioccolato, così come quello olivastro o giallo o bianco, appartiene come tutti gli altri alla tavolozza dei diritti dell’uomo. E il pittore della vita ne fa lo stesso uso quando stende i colori sulla tela dell’esistenza. Senza discriminare. Un po’ di marrone qui, un tocco di giallo là, uno sfondo di bianco per amalgamare il tutto. La differenza la fa il soggetto da ritrarre.

La differenza la fa il contesto. Non certo l’uomo bianco che da secoli si arroga diritti che nessuno gli ha concesso, compreso quello di poter sfruttare a suo piacimento tutte quelle popolazioni meno sviluppate. A casa loro (come insegna la storia), e a casa nostra quando riescono ad arrivarci vivi. Ma questa è un’altra storia…

Mischiando tutti i colori della tavolozza il pittore ottiene un marrone scuro… Sembrerebbe un colore insignificante, non necessario, ma provate ad eliminarlo dallo spettro. Perdereste il 90% dei capolavori dell’Umanità.