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Una striscia quotidiana di riflessione

IL FUTURO DEI ROBOT È OGGI!

13 febbraio 2019 – Sta in cattedra accanto alla maestra, e insegna ai bambini matematica, fisica, geometria e tanto altro. No, non è un insegnante di sostegno messo lì per dare una mano, è un vero e proprio robot di ultima generazione capace di trasmettere nozioni e interagire con gli alunni.

Succede, per ora, in una scuola di Torino, l’istituto Wins (World International School), prima scuola in Italia ad adottare il nuovo progetto di Comau e. Do Learning Lab nelle classi Primary e Middle Years (elementari e medie).

L’ambizione è che molte altre scuole italiane possano assumere questi robot di ultima generazione, strumento utile per insegnare attività didattiche coinvolgenti, permettendo così agli studenti di avvicinarsi alla scienza, alla tecnologia, al futuro.

Prima o dopo doveva succedere, la robotica fa passi da gigante, e non è lontano il giorno in cui i bambini entreranno in classe e troveranno in cattedra, al posto della maestra, un omino di latta che sa tutto di tutto e non sbaglia mai. Chissà se verrà programmato anche per beccare chi copia o chi passa il compito all’amico! Un robottino/insegnante, dallo sguardo vacuo e dalle movenze un po’ lente e meccaniche, che usa un algoritmo per decidere se puoi o non puoi andare in bagno.

Il futuro tecnologico è oggi, è qui. Ciò che fino a ieri era pura fantascienza oggi è una realtà operativa e diffusa. L’uso dei robot nelle fabbriche, negli uffici, nelle abitazioni domestiche è sempre più frequente, dilagante. In Giappone c’è un robot che fa fare ginnastica agli anziani e li tiene in forma e occupati. Un robot è instancabile, può lavorare 24 ore su 24, non sbaglia mai, non va in ferie, non fa richieste sindacali o scioperi, non sta a casa in malattia, non prende stipendi, non boicotta il datore di lavoro e si accontenta, ogni giorno, di qualche ora di ricarica attaccato ad una presa elettrica.

Di Maio e Salvini sono avvisati: i centri per l’impiego e il reddito di cittadinanza ormai sono superati. Sostituiti a breve da magazzini zeppi di pezzi ricambio, chip, circuiti integrati, schede d’intelligenza artificiale e ricariche elettriche. Il mondo del lavoro in mano a tecnici e programmatori. Già, e il Fattore umano? Bè, di quello non è mai interessato a nessuno, rompe le scatole e costa troppo!