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Pane burro & marmellata

Una striscia quotidiana di riflessione

 

PERCHÉ SANREMO È SANREMO 2019                                                                                                              (seconda serata – 6 febbraio)

7 febbraio 2019 – Messa in archivio la prima serata del Festival con numeri di grande ascolto: oltre dieci milioni la media degli spettatori con un share di quasi il 50%. Dati comunque inferiori, anche se di poco, ai numeri della scorsa edizione.

Che personalmente non mi sia piaciuto granché l’esordio, l’ho già scritto. Rispondo al quesito: dov’è finito Peppe Vessicchio? Il grande maestro, compositore, arrangiatore, direttore d’orchestra napoletano, un’icona in passato del Festival, quest’anno lo ha snobbato, così come ha abbandonato Amici della De Filippi. A suo dire, due programmi che da anni non sanno più coniugare la loro iniziale mission: proporre cioè canzoni che rispecchino la musica italiana e cercare cantanti talentuosi non omologati. Concordo con lui.

La seconda serata? Meglio della prima; se non altro per lo spettacolo offerto dagli ospiti con un’immensa Fiorella Mannoia, un intramontabile Riccardo Cocciante e un Mengoni che fa storia a sé. Meglio anche gli interventi di Baglioni, Bisio e la Raffaele, meno banali della premiere. E siamo al mio personale punteggio riferito ai 12 cantanti che si sono esibiti ieri sera. Il primo voto è riferito alla prima esibizione di martedì, il secondo alla seconda di mercoledì e così via…

  • Achille Lauro: Rolls Royce – (6+5 = 11)
  • Einar: Parole nuove – (7+6 = 13)
  • Il Volo: Musica che resta – (9+9 = 18)
  • Arisa: Mi sento bene – (7+10 = 17)
  • Nek: Mi farò trovare pronto – (6+6 = 12)
  • Daniele Silvestri: Argento vivo – (8+10 = 18)
  • Ex Otago: Solo una canzone – (7+7 = 14)
  • Ghemon: Rose viola – (6+5 = 11)
  • Loredana Bertè: Cosa ti aspetti da me – (7+7 = 14)
  • Paola Turci: L’ultimo ostacolo – (6+7 = 13)
  • Negrita: I ragazzi stanno bene – (7+7 = 14)
  • Federica Carta e Shade: Senza farlo apposta – (6+6 = 12)

Questa sera, terza giornata del Festival. Riascolteremo le restanti 12 canzoni in gara in attesa dei duetti con ospite di domani sera. Chiudo con una provocazione. A mio avviso escludere dalla gara il pezzo “Caramelle” di Pierdavide Carone e i Dear Jack sulla pedofilia è stato un errore. A Baglioni dev’essere mancato il coraggio necessario per sdoganare un simile argomento sul palco dell’Ariston. Pippo Baudo, non si sarebbe fatto scappare l’occasione. Peccato. Sull’argomento, ha dimostrato molto più coraggio Papa Francesco.