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Una striscia quotidiana di riflessione

INTERNET E SOCIAL: COME TI CAMBIO LA VITA

5 febbraio 2019 – Facebook ha compiuto 15 anni. Era il 4 febbraio 2004 quando uno studente se ne andava in giro per Harvard in felpa e sandali per lanciare TheFacebook, l’abbozzo di quello che sarebbe diventato il social network più grande del pianeta.

A 15 anni di distanza Mark Zuckerberg ha in mano una società miliardaria nonostante gli scandali: 2016, accuse di interferenze nelle elezioni Usa; 2018, l’inchiesta su Cambridge Analytica.

La storia di Facebook è anche quella di decine di acquisizioni, tre oltre il miliardo di dollari: Instagram nel 2012, WhatsApp e Oculus nel 2014. Facebook, Instagram, WhatsApp e Messenger mettono insieme 2,7 miliardi di utenti.

In Italia, nel 2018 sono 54,8 milioni gli italiani che hanno usato internet (11 milioni in più rispetto al 2017), pari al 92% della popolazione. 35 milioni (il 59%, circa 6 su dieci) sono attivi sui social e di questi 31 milioni si collegano da smartphone (rapporto “Digital 2019” dell’agenzia We Are Social). Gli italiani usano internet in media 6 ore al giorno. Ai social dedicano quasi due ore; 44 minuti all’ascolto di musica in streaming. La piattaforma social più attiva è Youtube, seguita da WhatsApp e Facebook. Il 97% ha un telefonino, tre su quattro (76%) uno smartphone.

Nel mondo, le persone che accedono a internet sono 4,39 miliardi, in aumento rispetto ai 4,02 dell’anno precedente. Tre miliardi e mezzo sono attive sui social media: il 45% della popolazione mondiale. Oltre 5 miliardi posseggono un telefono cellulare: due abitanti del pianeta su tre (67%) hanno un telefonino. La crescita dell’uso di internet trascina anche l’e-commerce: i tre quarti dei suoi fruitori dichiara di aver acquistato prodotti e servizi online nell’ultimo mese. Nel 2018 lo shopping online si è attestato a 15,63 miliardi di dollari.

Questo il quadro generale di una vera e propria rivoluzione sociale che, all’insegna della tecnologia, ci sta letteralmente cambiando la vita. In una manciata di anni. Dal modo di lavorare a quello dei rapporti umani. Generando tutta una serie di positività e negatività che i più non hanno ancora colto del tutto. E siamo solo agli albori del fenomeno, per intenderci, siamo alla tv in biancoenero con il colore e il digitale di là da venire, tanto per fare un paragone azzardato.

È un bene? È un male? Ai posteri la risposta. Come è sempre accaduto nella storia dell’umanità, lo strumento c’è, dipende da come lo si usa. Alfred Nobel inventò la dinamite per agevolare il lavoro degli individui nelle miniere: sono stati gli uomini, in seconda battuta, a farla diventare uno strumento di morte.