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Pane burro & marmellata

Una striscia quotidiana di riflessione

“C’È DEL MARCIO IN DANIMARCA”

24 gennaio 2019 – Sarà per via delle elezioni imminenti, con una campagna elettorale che si preannuncia piuttosto dura, ma questa Comunità Europea è sempre più allo sbando e sempre meno unita. Lontanissima anni luce dal disegno tracciato nel Manifesto di Ventotene da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi nel 1941. Ancor più lontana dai bisogni e dalle necessità dei 503 milioni di cittadini che la compongono e foraggiano.

28 Stati membri che parlano 24 lingue diverse con un unico collante: l’euro, per garantire il libero mercato. E la perdita della sovranità di ogni singolo Paese aderente a favore di un’unica politica vessatoria e di un’unica banca centrale troppo concentrata sulla salvaguardia della valuta.

Per il resto, il nulla. Nessun confine unico, nessun esercito, nessuna parità o equilibrio di trattamento nei confronti dei cittadini. Un Parlamento, quello europeo, che nei fatti è composto per la più parte da politici riciclati. Una Unione dove ogni singolo Paese aderente fa quel che gli pare, specialmente se si chiama Germania o Francia. Non a caso i due, hanno appena firmato l’accordo bilaterale di Aquisgrana per rafforzare gli scambi militari, economici ed energetici. E gli altri 26 Stati? Lasciati fuori dalla porta.

La Merkel, in Germania, fa e disfa a suo piacere: Macron, in Francia, si muove come fosse il re Sole e fa danni in continuazione: in Libia e nel resto dell’Africa, ma pure in casa propria nella gestione oscena e inaccettabile dei migranti. Con i Gilet gialli che, esasperati, alla fine gli chiederanno conto.

E non sono gli unici. Anche Salvini e Di Maio hanno puntato il dito sul re Sole che, infastidito dall’italico solletico, per bocca della sua ministra per gli Affari europei Loiseau ha detto: “la Francia non si farà trascinare nella gara di chi è più stupido”.

Una bella gara, non c’è che dire! Dove l’ipocrisia e la supponenza del piccolo re Sole risulta perdente su quasi tutti i fronti: vedi affari interni, Gheddafi e migranti. “C’è del marcio in Danimarca”  (Something is rotten in the state of Denmark), è una frase che viene utilizzata quando si vuole alludere a situazioni poco limpide, a imbrogli o ad azioni disoneste che si tenta di nascondere. È una citazione dell’Amleto di William Shakespeare e credo che le prossime elezioni europee lo tireranno fuori tutto.