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Macerata – Ubriacarsi a scuola con libri e grappa

Una bottiglia di alcol nello zainetto per far compagnia a Dante Alighieri

Macerata, 12 dicembre 2019 –  È successo ieri all’uscita di una scuola di Macerata, quando alcuni agenti della Polizia in borghese hanno sorpreso uno studente 14enne completamente ubriaco. All’interno del suo zainetto, fra i libri, c’era anche un bottiglia di grappa. Peccato che l’approfondimento della storia delle vinacce e dell’uso di un alambicco, non faccia parte delle materie di studio.

Nell’ambito del servizio “Scuole sicure”, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico che collaborano con la Squadra Mobile, in servizio presso un’area antistante un istituto superiore, hanno notato un ragazzo che barcollava e poi cadeva a terra. Segno che la sbornia era di quelle pesanti. Tanto, che il seguace di Bacco alla vista dei poliziotti ha prima tentato di allontanarsi, per poi cercare di giustificarsi con frasi sconnesse in italiano frammiste ad un idioma incomprensibile agli operatori.

Il 14enne ha ammesso di aver bevuto la grappa insieme ad altri compagni. È stato comunque soccorso e portato in ospedale. Mentre sono in corso accertamenti per verificare se oltre all’alcol abbia assunto anche stupefacenti.(Foto puramente esplicativa, da radiomamma, per sottolinerae l’abuso di alcol da parte degli adolescenti))

Una ragazzata? Può darsi. Alzi la mano chi non ha commesso qualche stupidaggine, a scuola, per il piacere di trasgredire alle regole imposte da un sistema che a 14 anni non si può o non si vuole accettare! Ma non è questo il punto, perché ogni azione va contestualizzata e può assumere valenze diverse a seconda dei tempi che corrono. Chi scrive, più o meno alla stessa età dello studente maceratese, andava a Torino a sradicare i cubetti di porfido dalla pavimentazione di Piazza Castello per tirarli addosso alla Polizia e ai cortei antagonisti che sfilavano in Via Roma. Ma era il ′68, e quella rivoluzione studentesca stava per cambiare il mondo.

Tutta un’altra storia rispetto a questa di Macerata. Perché non è certo ubriacandoti nei corridoi della scuola che puoi cambiare il sistema. Anzi, di fronte a studenti sbronzi il sistema è libero di muoversi a suo piacimento, senza antagonisti lucidi capaci di sostenere un valido contraddittorio. A scuola si va per studiare, e per imparare le regole. Oggi invece, stando alle cronache, sono sempre più frequenti fatti di studenti che a scuola portano di tutto tranne il buonsenso: droghe, armi, rave party, alcolici…

Non esiste più il rispetto delle regole e delle istituzioni. La scuola è diventata un porto franco, una sorta di zona libera dove ognuno fa quel che gli pare, detta le proprie regole, se ne frega del ruolo degli insegnanti. E dove lo studio è relegato ad obbligo istituzionale e generazionale con una valenza minima rispetto alla capacità, quella sì di basilare importanza, di saper utilizzare al meglio uno smartphone e le sue App.