21 Giu L’informazione “fai da te” di Pugnaloni
La supponenza di un sindaco che considera i giornalisti alle sue “dipendenze” e non sa accettare suggerimenti
21 giugno 2019 – C’è un sindaco, appena rinnovato per il secondo mandato, che ha fatto dell’informazione sul suo operato e sul Comune che amministra una questione tutta sua. Una storia che vale la pena raccontare.
27 dicembre 2017: il sindaco in questione, dopo aver abolito nel suo Comune (oltre 35mila abitanti) la figura dell’addetto stampa, crea il gruppo WhatsApp Giornalisti e vi inserisce anche il sottoscritto a mia insaputa. Me ne accorgo il 2 gennaio 2018 e lo ringrazio.
Da quella data, e usando quel mezzo social-tecnologico-megagalattico, il sindaco in questione gestisce in prima persona i rapporti con la stampa: comunicati sul suo operato, commenti sui comportamenti dell’opposizione, convocazioni a conferenze stampa spesso “urgenti” e comunicate ai giornalisti con un preavviso di meno di 24 ore… Conferenze stampa a volte seguite da comunicati scritti, altre volte no, stilati di suo pugno e affidati alla sua segreteria.
Insomma, una gestione piuttosto discutibile sul piano professionale ma che vuoi farci? Il mondo dell’informazione è cambiato, i politici passano il tempo su WhatsApp e sulla propria pagina Facebook e tu, vecchio cronista di periferia devi adeguarti.
Arriviamo ai giorni nostri, allo scorso 18 giugno (martedì) quando, alle ore 23.12 il sindaco in questione scrive nel gruppo Giornalisti: “ Ciao a tutti! Giovedì ore 12 conferenza stampa in sala vivarini per la presentazione della nuova giunta”. Conferenza alla quale, per motivi organizzativi, il mio giornale non ha potuto partecipare. Confidavamo però nella prassi di un comunicato stampa che ovviamente non è mai arrivato. Al suo posto è arrivato un comunicato audio da parte di una persona che non si qualificava e si scusava per non aver partecipato alla presentazione.
A quel punto, non capendoci nulla, rispondo al sindaco in questione scrivendo: “Sindaco Pugnaloni (foto), due cose: 1) non so chi sia chi ha fatto l’audio; 2) ma il Comune di Osimo i comunicati stampa nero su bianco non li fa più?”
Risposta del sindaco: “Oggi c’è stata la conf st Di presentwzione della giunta”. (scritto proprio così…) E bravo il sindaco, mi stai dicendo che non fai comunicati e che chi non ha potuto partecipare si deve arrangiare. Ma io non sono un dipendente del Comune e non posso essere sempre a tua disposizione al tuo schioccare delle dita.
Cosi gli rispondo: “E questo cosa significa? Che chi può partecipare bene e chi no si gratta? Vorrà dire che l’informazione la fate come vi pare a voi e con chi vi può star dietro a vostro uso e consumo. Corriere del Conero ne prende atto. Grazie signor sindaco! Almeno imparaste a presentarvi con nome cognome e ruolo quando fate un audio…”
Che ha fatto a questo punto il sindaco Pugnaloni? Mi ha rimosso dal gruppo WhatsApp Giornalisti Osimo. Ah già, non avrei dovuto fare nome e cognome… Bè, poco male, vorrà dire che ora gli osimani sanno con chi hanno a che fare e lo saprà anche l’Ordine dei giornalisti Marche. Grazie, sindaco Pugnaloni!