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La tratta illegale di cuccioli

Una pratica diffusissima e assassina

3 luglio 2019 – Possedere un cane negli ultimi anni è diventata una moda che ha colpito la gran parte degli italiani. Una moda che tanti inseguono a qualunque costo, e non sempre con la dovuta consapevolezza. L’importante è riuscire a fare proprio quel batuffolo di pelo e quegli occhietti pieni d’amore che ti guardano con una venerazione assoluta. Le scuse per arrivare a possedere un cucciolo sono le più disparate: ‘perché sono solo e mi fa tanta compagnia’; ‘perché mia figlia impazzisce di gioia al solo vederlo’; ‘perché fa la guardia all’appartamento…’ e via così.

Quanti, una volta portato a casa il cucciolo, sono davvero consapevoli di ciò che li aspetta? Notti insonni; ore e ore ogni giorno da dedicare alle sgambate quotidiane; altre ore da dedicagli per fargli capire come si sta nel piccolo mondo del nostro appartamento; vaccini, richiami, antipulci (solo per elencare i principali doveri). Insomma, chi possiede un cane queste cose le sa benissimo.

Chi ancora non lo possiede, ma sta per decidersi, sarebbe bene che ponderasse la cosa valutando tutti gli aspetti dell’impegno che si sta assumendo. E solo dopo essersi convinti, procedere alla scelta. Come? Attraverso i canili comunali (ormai se ne trovano quasi ovunque e danno garanzie certe sull’affidabilità e la salute del nostro futuro amico a quattro zampe); o accettando un membro di una cucciolata avuta dal cane di un amico che si conosce bene (è stato il mio caso); o rivolgendosi ad allevatori seri quando il cucciolo in questione è di razza.

Sconsiglio i negozi di animali gestiti da privati per un semplice motivo: spesso è lì che finiscono i cuccioli di razza importati clandestinamente dall’estero. Mica in tutti, per carità, ma sono decine i casi che ho vissuto personalmente di cuccioli acquistati in negozio e morti dopo pochi giorni. Cuccioli pagati anche diverse migliaia di euro.

L’ultimo caso di cuccioli importanti clandestinamente dalla Slovenia risale a ieri. i Carabinieri forestali del Cites di Ancona e Fermo e i Carabinieri di San Benedetto, hanno sequestrato tredici cuccioli di Bulldog francesce (foto). Le due persone che trasportavano gli animali stipati nel bagagliaio della loro auto  – una di Acquaviva (Ascoli Piceno) e l’altra di Corropoli (Teramo) – sono state denunciate per traffico illecito di animali da compagnia, maltrattamento e uccisione di animali.

Già, perché un barboncino da loro venduto online è morto pochi giorni dopo la consegna per parvovirus. Inoltre, i Carabinieri hanno trovato nove cani senza vaccinazioni, microchip, documenti d’importazione. Sottoposti ad accertamenti all’ospedale veterinario universitario didattico di Teramo, quasi tutti i cani, 40 giorni di vita, sono risultati positivi al parvovirus, a coccidi e ascaridi, patologie potenzialmente fatali.