Argomenti per categorie

La sindaca Mancinelli e il Buongoverno

La prima cittadina detta in un libro i suoi princìpi sulla gestione della città

Ancona, 28 ottobre 2019 – Di per sé, il fatto che la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli (foto) abbia scritto un libro sulla sua esperienza di amministratrice (I princìpi del buongoverno, edizioni Piemme Gruppo Mondadori), è solo una notizia che si perde nel calderone delle mille news che arrivano ogni giorno da tutta la regione marchigiana.

In realtà, a rifletterci su, la cosa fa pensare. Intanto, per una sorta d’invidia di carattere personale: come fa, una signora che è avvocato praticante e prima cittadina di un capoluogo di regione (al secondo mandato, per giunta), a trovare il tempo per scrivere un libro così impegnativo? «Sono sorpresa pure io – ha dichiarato la sindaca – ma mi hanno chiesto di scrivere un libro dopo la vittoria del World Mayor Prize 2018 e la rielezione a sindaco nel giugno 2018 in un momento in cui tutte le forze politiche della sinistra sembravano al tracollo».

Poi, perché a guardare com’è messa la città di Ancona viene spontaneo domandarsi se chi la amministra da oltre sei anni abbia davvero i titoli per scrivere di buongoverno. «Non è un libro su di me – ha tenuto a sottolineare la Mancinelli – Ho piuttosto provato a raccontare cosa significhi per me fare politica, impegnarsi davvero per migliorare la vita delle persone. Ho tentato di declinare ciò che un sindaco deve fare per governare bene e che oggi appare eversivo a molti del mondo a cui appartengo: scegliere la propria squadra in totale autonomia, ascoltare la pancia e le paure delle persone, decidere, stare sul campo e agire».

Una dichiarazione di peso, che se non coinvolgesse a fondo la quotidianità degli anconetani farebbe sorridere. L’ultima classifica sulla qualità della vita nelle città italiane, pubblicata da Il Sole 24 ore, posiziona Ancona al 31esimo posto. E per una città capoluogo di regione non è una posizione di cui andare fieri.

Ognuno è libero di pubblicare i libri che vuole, con chi vuole e su quello che vuole, ci mancherebbe! Ma quando sali in cattedra per enunciare le tue idee sul buongoverno di una città, occorrerebbe che almeno la città che governi fosse messa così bene da suffragare le idee espresse senza ombra di smentita. Non mi risulta, a sentire i residenti, essere questo il caso di Ancona. Però, dalla sua, la sindaca ha davanti quattro anni per smentire tutti.

Nell’attesa, aspetto di leggere i libri sul buongoverno di una città pubblicati dal sindaco di Milano o di Torino, che stanno trenta posizioni più avanti rispetto ad Ancona. “Già, ma Ancona non è una città numericamente all’altezza di Milano o Torino”, potrebbe controbattere qualcuno a ragione. Ma la qualità della vita dei cittadini e il buongoverno dipendono dalle scelte e dai fatti, non dal numero dei residenti.