17 Giu La contesa delle spiagge tra Sirolo e Numana

Una diatriba sulla salvaguardia dell’immagine e sul possesso territoriale

17 giugno 2020 – Se non ci fosse di mezzo l’amor di patria, lo spirito d’appartenenza per nascita e tradizioni familiari, i ricordi di una vita e la questione interiore delle radici che dove vai vai quelle restano, alla fine sarebbe anche una storia divertente. Poi, ci sarebbero anche le questioni che riguardano gli interessi economici ma quelli con cambierebbero.

Di che parlo? Della contesa delle spiagge fra Sirolo e Numana, ovviamente. Una contesa che va avanti da anni a colpi di proclami tipo: “No, questa spiaggia è sul mio territorio, non puoi far passare il messaggio che sia tua”. Oppure: “È ora di finirla, non se ne può più… sindaco di Sirolo, faccia qualcosa!” Con al centro delle accuse il Comune di Numana reo, nei suoi spot promozionali del territorio per lanciare la stagione turistica, d’includere le immagini di spiagge che insistono nel territorio sirolese.

Una contesa inevitabile quanto sterile, considerata la struttura morfologica e geografica dei due Comuni confinanti, senza soluzione di continuità sul territorio fra casa e casa e lungo la costa. Certo, i confini esistono e sono sacrosanti, sono perfettamente tracciati sulla carta geografica e nel cuore di chi ci è nato, ma cosa vuoi che gliene importi ad un turista su quale territorio si allarga la spiaggia delle Due Sorelle (foto), o quella del Frate! Gl’interessa che ci siano e che stiano lì ad aspettarlo anno dopo anno.

Al turista, indigeno o straniero che sia, interessa l’accoglienza, la professionalità, il servizio equo, le proposte vacanziere, la gentilezza e disponibilità degli operatori del settore. Tanto, che vada a Sirolo a Numana o a Portonovo, la bellezza del territorio e le gemme incastonate al suo interno le trova comunque.

Quel che trovo anacronistico ai giorni nostri, anche solo su un piano meramente economico (che comunque sarebbe molto vantaggioso per i residenti), è che due Comuni come Sirolo e Numana non siano riusciti a trovare la giusta quadra per fondersi in un’unica realtà. E non credo basti la loro storia a giustificare il mancato matrimonio. Specialmente in tempi come quelli che stiamo vivendo, dove la storia viene cancellata ogni giorno e in modo idiota a suon di abbattimenti di statue e censure d’ogni sorta. Ma questa mia chiusa, ovviamente, è solo una provocazione.

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