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Io sto con Francesco Rubini & C.

‘Perché il presidente dell’Inps Tridico non è stato ancora rimosso dal suo incarico?’

Ancona, 11 agosto 2020 – Francesco Rubini (foto) è un avvocato precario di Ancona con partita iva dal 2019. Ha 29 anni, una laurea magistrale, il titolo di avvocato e, bontà sua, ricopre il ruolo istituzionale di consigliere comunale ad Ancona. Una posizione che gli garantisce, per sua ammissione, una media di 600/700 euro mensili: niente stipendio, indennità, rimborsi o benefit vari. Ha chiesto, ed ottenuto, il bonus di 600 euro per i liberi professionisti (poi alzato a 1.000). Per questo, sui social è stato ampiamente insultato.

«Ho smesso di leggere gli insulti nei miei confronti già da ieri sera – ha scritto Rubini sulla sua pagina social – L’ho fatto sopratutto per salvaguardare la mia serenità interiore che non voglio certo far disturbare dalla frustrazione di certa gente».

Ci sono cinque mister X, deputati al Parlamento italiano, che come Rubini hanno chiesto il bonus di 600 euro (poi alzato a 1.000). Tre di loro, lo hanno ottenuto. Ognuno, di questi mister X, guadagna fino ad un massimo di 17.000 euro mensili lordi tra fisso, bonus, indennità, diaria e benefit vari. Invitati dai singoli partiti a svelarsi, chiedere scusa e presentare dimissioni “spontanee”, continuano a starsene nell’ombra della vergogna.

Come l’anconetano Francesco Rubini in Italia ce ne sono tanti. Così come, purtroppo, sono tanti anche i mister X. Due facce di una stessa medaglia che in modo contrapposto denunciano le incongruenze di un sistema socio/politico inaccettabile, illogico, corrotto. E si badi bene, sul piano strettamente politico il più delle volte il Rubini di turno produce molto più lavoro di un Onorevole mister X, che spesso non si palesa nell’arco di tutta una legislatura, non partecipa a nessuna commissione parlamentare, non fa interventi in Emiciclo. Uno sconosciuto e inconsistente mister X che, se gli va male, per la durata di una legislatura ogni mese s’intasca 17.000 euro ben nascosto e protetto dall’ombra degli altri 900 parlamentari.

Per questo io sto con il Francesco Rubini di turno. Perché a 29 anni in Italia, con il titolo di avvocato e un posto da consigliere comunale in un capoluogo di regione, non puoi vivere con 700 euro al mese. Perché da Onorevole in Italia, con uno stipendio lordo da 17.000 euro al mese, non puoi chiedere il bonus da 600 euro destinato alle partite iva in difficoltà.

Con interrogativi di fondo inquietanti: com’è che Pasquale Tridico, presidente dell’Inps, ha perso tempo proprio in questi giorni ad incrociare i dati dei soli politici percettori dei 600 euro? Perché ha messo nello stesso calderone ricchi Onorevoli, Sindaci e poveri Consiglieri comunali? Perché ha permesso a questi dati di uscire dalle segrete stanze? Ma, soprattutto, perché il presidente dell’Inps non è stato ancora rimosso dal suo incarico?

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