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Il gioco della menzogna che non paga

Il catastrofismo sbandierato dalle opposizioni al Governo smentito dai dati diffusi oggi dall’Istat

11 aprile 2019 – Un buon amministratore, o dirigente d’azienda, o titolare d’impresa, o capo politico di turno, fino a scendere ai presidenti di Enti e Associazioni, o allenatori di una squadra sportiva di qualsivoglia specialità – insomma, chiunque ha a che fare con il destino altrui e le altrui motivazioni – ha il sacrosanto dovere di fare in fondo il proprio dovere, mirare a risultati positivi e, basilare, dire la verità inculcando positività a chi amministra o a chi lavora per lui.

Una lunga premessa per dire semplicemente che in Italia così non è. Marcatamente nel mondo della politica. Un mondo dove si decidono i destini di una Nazione. Un mondo dove, a seconda delle posizioni e dei colori, ci si muove non per fare gli interessi dei propri amministrati ma i propri, per un proprio personale consenso. Un mondo dove, anziché dire la verità e lavorare per aumentare il benessere e l’autostima dei propri amministrati, si attacca il nemico di turno – solitamente quello che gestisce il potere – manipolando gli accadimenti pur di screditarlo quanto più possibile.

Gli interessi di partito anteposti a quelli dei cittadini e dell’intera Nazione. Una pratica diffusissima che fa danni enormi sia all’interno sia all’esterno dei confini nazionali. Una pratica di cui ne ho piene le tasche. Sono arcistufo di tutti quei gufi che non perdono occasione per sottolineare il disastro, le disgrazie, le sciagure e i cataclismi cui sta andando incontro l’Italia in questi mesi. E le colpe sono tutte attribuibili, ovviamente, al Governo che gestisce momentaneamente il potere politico. Chiunque, al suo posto, saprebbe fare di più e meglio.

E questa pratica, in Italia, vale in qualsiasi epoca e per qualsiasi colore la governi. Sono mesi che il PD e tutta la sinistra, ma pure FI e gli altri partiti d’opposizione, raccontano agli italiani in toni drammatici balle enormi sull’andamento dell’economia e della finanza interna, facendo passare per incapacità dell’attuale Governo giallo-verde una frenata dell’economia che invece è, a tutti gli effetti, una frenata internazionale di enorme portata dovuta principalmente ai litigi in atto fra Usa e Cina sulla storia dei dazi da applicare ai mercati globali.

Notizia di oggi. Il disastro annunciato dalle sinistre & C., la tanto conclamata crescita zero, le scelte scellerate del Governo attaccate e bocciate a ogni pié sospinto, sono state spazzate via in un sol colpo dall’Istat: in Italia la produzione industriale a febbraio è cresciuta dello 0,8% e, se si considerasse solo l’attività del settore manifatturiero, la crescita è pari all’11,3%.

Non difendo i giallo-verdi, ma il PD & C. devono smetterla di prendere in giro gli italiani per un loro tornaconto politico che, se Zingaretti continua su questa linea di false promesse e false catastrofi, li vedrà affogare nello stesso oceano che hanno contribuito ad alimentare.