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Ignobile attentato a Le Cantine del Cardinale

Nella notte ignoti armati di motosega hanno distrutto le loro piante di Visciola

Serra De’ Conti (AN), 29 gennaio 2020 – Un’intera famiglia e un’azienda marchigiana d’eccellenza ridotte all’impotenza nell’arco di una notte da un attentato vile, inspiegabile e soprattutto inaccettabile.

La famiglia Cardinali, composta da mamma Amalia, babbo Giovanni, i figli Luca, Giselle e Cristiano con le rispettive mogli e marito e 6 nipoti, è titolare de Le Cantine del Cardinale a Serra De’ Conti (AN) e produce un magnifico vino di Visciola grazie ad un’antica ricetta risalente a metà ‘800 tramandata dai propri antenati. (La Visciola è il frutto di una pianta chiamata prunus cerasus o ciliegio acido – in foto – da non confondere con amarene o ciliegie).

Un’azienda florida, la loro, molto conosciuta e apprezzata proprio per quel vino così particolare prodotto da una realtà a conduzione familiare. Gente schietta, grandi lavoratori sempre con il sorriso sulle labbra, che non farebbe mai del male a nessuno. Gente marchigiana.

Poche ore fa, nella notte, ignoti armati di motosega hanno tagliato e distrutto tutti i loro alberi di prunus cerasus. Decine e decine di alberi segati alla radice che la famiglia Cardinali aveva tirato su amorevolmente in anni e anni di lavoro e di sacrifici.

E lo schifo”, come ha scritto qualcuno sui social dove la notizia sta diventando virale, è che in teoria non c’è un motivo che possa giustificare un gesto così ignobile. Luca è una magnifica persona e la sua è una magnifica famiglia. Non ha problemi con nessuno e non si capisce davvero perché possa essere successo”.

Il risultato di questo scempio, nella sua drammaticità, si tradurrà nella chiusura dell’azienda con quattro persone che resteranno senza il lavoro di una vita. Perché occorre un investimento importante per ripristinare la monocoltura, e anni perché torni ad essere fruttifera, ma dove le trovi le risorse economiche se non puoi più lavorare?

Ma forse non tutto è perduto. Di fronte a tanta malignità e cattiveria è scattata subito la solidarietà sui social. Quella vera, quella sana, quella di chi conosce il significato di fatica e sacrifici. E Corriere del Conero, invitato a farlo, ha subito raccolto la sfida. Intanto, pubblicando la mail dell’azienda in difficoltà: cantinedelcardinale@gmail.com; poi invitando i lettori a mettersi una mano sulla coscienza e a contattarla. Qualsiasi aiuto concreto è ben accetto.

In ultimo, a breve partirà una raccolta fondi ufficiale (giusto il tempo di fare la conta dei danni) al grido di “Le Cantine del Cardinale non saranno lasciate sole!” E chi potrà donare anche solo un euro è invitato a farlo per dire no alla barbarie, e per aiutare una famiglia in ginocchio.