21 Mag Ciao Niki!
L’addio ad un grande campione della F1
21 maggio 2019 – Ci ha lasciati ieri, la famiglia lo ha reso noto con un comunicato semplice e toccante: «Con profonda tristezza annunciamo che il nostro amato Niki è morto pacificamente con la sua famiglia accanto lunedì».
Il tre volte campione del mondo della Formula 1, l’austriaco Niki Lauda, era ricoverato in una clinica svizzera per problemi ai reni dopo che otto mesi fa era stato operato di trapianto al polmone. Ci lascia a settant’anni, era nato a Vienna il 22 febbraio del 1949, portando con sé i suoi successi nel mondo delle corse automobilistiche e in quello imprenditoriale. Successi che per molti versi resteranno indelebili nella mente e nel cuore di tutti noi.
Come pilota di Formula 1 vinse tre titoli mondiali: nel 1975 e 1977 con la Ferrari, nel 1984 con la McLaren. Ha disputato 171 Gran Premi, vincendone 25, segnando 24 pole position e altrettanti giri veloci. Ha avuto una carriera sportiva di grande livello guidando per March, BRM, Ferrari, Brabham e, infine, McLaren. Nel 1976, sul circuito del Nürburgring, ebbe un terribile incidente che lo lasciò sfigurato: estratto incosciente e con ustioni di terzo grado su tutto il corpo dall’abitacolo della sua monoposto, fu trasportato in elicottero all’ospedale più vicino.
Come imprenditore ha fondato e diretto due compagnie aeree, la Lauda Air e la Niki e dal 2012 era presidente esecutivo della scuderia tedesca Mercedes Amg F1. Era soprannominato “il computer” per la sua meticolosità e la capacità di individuare i difetti della vettura che guidava.
Ero poco più che ventenne quando passò a correre e a vincere in Ferrari, capace d’infiammare come nessuno prima tante domeniche pomeriggio passate con gli amici davanti alla tv per tifare lui e Ferrari. Quando poi venni a conoscenza e vidi le foto di sua moglie Marlene Knaus, della quale m’innamorai all’istante, l’idillio fu totale.
Concordo pienamente con chi afferma che Lauda è stato uno dei più grandi piloti di sempre. Unico nel suo genere per stile, mentalità in corsa e capacità di preparare la vettura per la gara nei minimi dettagli. Un uomo d’altri tempi, un esempio d’intelligenza e di correttezza sportiva, dai toni sempre garbati e misurati capace, in pista, d’esprimere tutto il suo coraggio e la sua tenacia.
Un vero cavaliere moderno capace di domare un mostro d’acciaio e di tecnologia pura. Un esempio per tutti che da oggi passa alla storia per quello che è stato e per quello che ha saputo trasmettere. Grazie Niki, abbraccia per noi Ayrton Senna!