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Camilleri patrimonio del mondo

Un fenomeno letterario irripetibile

18 luglio 2019 – Sul piano strettamente professionale, e deontologico, oggi in questo spazio avrei dovuto parlare dello scrittore Andrea Camilleri. Porgergli i dovuti omaggi e l’estremo saluto. Il fatto è che non lo conoscevo “di persona, personalmente”, così come non conosco la sua produzione letteraria. Così, tengo per me alcune considerazioni sul personaggio pubblico e lo saluto (lo sta facendo l’Italia intera), con qualche personale riflessione:

Maestro, sono più di trent’anni, e ancora continuo, che studio e mi esercito per arrivare un giorno a saper scrivere in un italiano corretto, scorrevole, originale. Con i termini, i soggetti, gli aggettivi  i verbi e i complementi al posto giusto… Poi è arrivato Lei, con la sua Vigata, le sue “taliate” e i suoi “cabbasisi”, e in men che non si dica quel mio mondo di studi su sintassi, costruzione delle frasi e verbi corretti è esploso. S’è disintegrato. È andato a farsi benedire!

Maestro, glielo confesso, non ho mai letto fino in fondo un suo romanzo: né quelli storici né quelli sul Commissario Montalbano. E, di quest’ultimo, avrò visto si e no tre puntate televisive. Vede, Maestro, a me non piacciono quelli che vincono sempre, o che hanno sempre ragione. D’altro canto, l’ha affermato Lei stesso che Montalbano gli stava antipatico”.

Una cosa, comunque, va riconosciuta a Lei, ai suoi produttori televisivi, al regista e agli attori della serie tv che ha reso celebre nel mondo il suo commissario: l’altissima professionalità ed eccellenza nel confezionare un prodotto televisivo unico nel suo genere. Con un’unica riserva mia personale: l’angoscia prodotta dalle inquadrature in campo lungo di una Vigata quasi sempre deserta: pochissime persone per strada, autoveicoli solo necessari alla scena da girare. Certo, un motivo ci sarà stato, ed è sicuramente la mia ignoranza ad impedirmi di coglierlo. D’altro canto, quel che è fatto è fatto e indietro non si può tornare”.

Ora, dopo tutto questo trambusto che ha creato nell’arco di una trentina d’anni, Lei ci lascia per sempre. Lo fa da recordman, con oltre 25 milioni di copie vendute dei suoi libri. Con decine e decine di fiction televisive sul suo “antipatico” Commissario e altrettante interviste rilasciate con quel suo vocione roco e inconfondibile. Anche se forse non leggerò un suo libro neppure in futuro, mi rendo conto che non averla conosciuta personalmente mi ha impoverito. Però conta il fatto che Lei ci sia stato, ed abbia prodotto quel che ha prodotto lasciandolo alla cultura del mondo. I Geni nascono sempre più di rado”.

Durante un’intervista, Camilleri aveva circa sett’antanni, gli chiesero se era contento del successo che aveva raggiunto con i suoi libri. Questa la risposta del Maestro: “Sì, ma se fosse arrivato vent’anni fa mi avrebbe aiutato a pagare il mutuo!