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Camerano, non è in Via Garibaldi la casa di Carlo Maratti

Per Francesco Burattini la targa apposta sulla facciata è un falso storico e va rimossa

Camerano, 28 febbraio 2024 – Nel trecentesimo dalla morte del più illustre cittadino di Camerano Carlo Maratti (o Maratta che dir si voglia), il Comune e la Pro Loco di Camerano, Confartigianato Ancona e Perucci Marmi – in nome e per conto dei compaesani – posero una targa sulla facciata della casa in Via Garibaldi che recita: “In questa antica casa di proprietà dei genitori abitò, mancatogli l’anziano padre e prima di portarsi in Roma, il piccolo Carlo Maratti”.

Carlo Maratti, talvolta menzionato anche come Carlo Maratta (Camerano, 15 maggio 1625 – Roma, 15 dicembre 1713), è stato un pittore e restauratore italiano. Fu una figura centrale della pittura romana ed italiana della seconda metà del Seicento; durante la vita fu celebrato come il massimo pittore del suo tempo, improntando anche gran parte della produzione artistica del secolo successivo. Nel periodo neoclassico, la sua arte fu assai criticata e cadde nell’oblio; solo nel Novecento ne fu riscoperto il valore.

Chi più di lui potrebbe dare lustro e notorietà a Camerano? Giusto dunque apporre quella targa sulla facciata della casa abitata dal Maestro in gioventù. Tutto normale? Sembrerebbe di no. A dirlo è Francesco Burattini, storico del paese, che dopo approfondite ricerche e raccolta di relativa documentazione è arrivato alla seguente conclusione: «Il Maratti non abitò mai in quella casa di Via Garibaldi per il semplice fatto che all’epoca quella casa non esisteva».

Forte delle sue ricerche, documentazione particolareggiata ed esaustiva alla mano, lo scorso 15 gennaio il Burattini ha inviato una relazione al Comune di Camerano dove chiedeva la rimozione della targa poiché era un falso storico. Tutto risolto, dunque, via la targa e falso storico cassato. Invece no. Il Comune ha preso tempo: “dieci metri più su o più giù, che differenza fa?” pare abbia risposto verbalmente al Burattini. Lo stesso assessore Lucchetti, interpellato dal Burattini che sollecitava la rimozione della targa, pare abbia sollevato una difficoltà in merito per non toccare la suscettibilità di Pro Loco & C. fautori della posa nella casa sbagliata.

Meglio, dunque, un falso storico piuttosto che l’ammissione di un errore? Da quanto raccontato al giornale dal Burattini sembrerebbe proprio di sì. Le prove addotte a sostegno della sua tesi sono particolareggiate, con tanto di cartografie allegate alla richiesta di rimozione. Non resta che aspettare ciò che deciderà il Comune. Nel frattempo, i turisti sappiano che in quella casa di Via Garibaldi a Camerano il Maratti giovinetto non ha mai abitato. Lo dice il Burattini, fino a prova contraria.

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