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Bonus Vacanze solo per cibernauti esperti

Quale mente diabolica e sadica l’avrà mai concepito?

19 giugno 2020 – Premessa: ogni volta che mi ritrovo per necessità professionali a dover smanettare in internet per qualche iscrizione a siti vari o app dell’ultima ora, mi viene sempre l’orticaria. Inserisci i tuoi dati… scegli una password… quale nickname?… scarica l’applicazione… leggi il codice inviato… scegli una domanda di recupero… E alla fine di una procedura infinita, quando sei convinto che è tutto a posto, dai l’invio e ti compare una scritta rossa: “Mancano dati”, oppure: “la sua richiesta non può essere approvata”. Sicché, il più delle volte, mando tutti al diavolo e ci rinuncio.

Certo, sono un vecchio cronista di provincia piuttosto rincoglionito e poco avvezzo alle diavolerie del web. Un ignorante cronico verso tutti i termini tecnici utilizzati in inglese, e se non ci fosse stata mia moglie a farmi regolari traduzioni (e il preziosissimo webmaster Andrea Abbati), probabilmente Corriere del Conero avrebbe avuto partita persa di fronte ai vari screenshot, log-in, download, conference call, meeting, digital identity, privacy policy e via così…

Non credo d’essere l’unico e il solo però, avvertendo intorno a me una schiera numerosa di compagni di sventura tecnologica. Detto questo, arrivo al punto. Dal primo luglio (e fino al 31 dicembre), gli italiani potranno richiedere e spendere il Bonus Vacanze: fino ad un massimo di 500 euro come misura di sostegno al turismo interno dopo l’emergenza Covid-19. Ottenerlo è semplicissimo…

Intanto, sarà erogato e spendibile solo in formato digitale attraverso l’applicazione IO dei Servizi pubblici disponibile negli store online. Bisogna registrarsi autenticandosi con la propria identità digitale, ottenibile da Spid e scegliendo un Identity Provider (verrà richiesto il reddito Isee, ma per conoscerlo arrangiatevi, troppo complicato spiegarlo da qui). In alternativa a Spid c’è appunto l’app IO che si può installare utilizzando la propria carta d’identità elettronica.

Fatto? bene. Se si è ancora vivi dopo aver scaricato l’app dagli store, il proprio nucleo familiare sarà identificato con un codice univoco a cui sarà associato un QR code leggibile dal proprio telefonino. Per spendere il Bonus Vacanze basterà comunicare questo codice all’albergatore accompagnato dal codice fiscale. La cosa fantastica è che tutto questo si può fare “tranquillamente” da casa.

Il Bonus vacanze potrà essere speso in un’unica soluzione, presso un’unica struttura turistica ricettiva in Italia (albergo, campeggio, villaggio turistico, agriturismo e bed & breakfast;
sarà fruibile nella misura dell’80%, sotto forma di sconto immediato, per il pagamento dei servizi prestati dall’albergatore; il restante 20% potrà essere scaricato come detrazione di imposta, in sede di dichiarazione dei redditi, da parte del componente del nucleo familiare a cui viene fatturato il soggiorno (con fattura elettronica o documento commerciale).

Sei una struttura turistica ricettiva? Lo sconto applicato al tuo ospite in possesso del Bonus Vacanze ti sarà rimborsato sotto forma di credito d’imposta utilizzabile in compensazione senza limiti di importo, attraverso il modello F24. In alternativa può essere ceduto a terzi, compresi gli istituti di credito e gli intermediari finanziari.

Più semplice di così! Sia chiaro, quel che ho riportato è tutto vero e scritto nel decreto rilancio del Governo che, oltre a vergognarsi, dovrebbe davvero togliere il disturbo. Non so se lo farà, ma so per certo che questo vecchio cronista rincoglionito dalla burocrazia tecnologica governativa ad usufruire del Bonus non pensa minimamente: tengo ancora a quel poco di sanità mentale che mi è rimasta.

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