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Ammainate le bandiere Mastronunzio e Lori

I tifosi dorici condannano il modus operandi dell’US Anconitana

22 luglio 2019 – Da parecchi giorni, ormai, sui social si consuma e si dibatte la campagna acquisti portata avanti dall’Anconitana calcio per assemblare la nuova squadra che affronterà a breve il campionato Eccellenza Marche. Ciò che un tempo si dibatteva a voce nei bar di quartiere, oggi si dibatte a furor di post su Facebook, allargando di molto i pareri e i partecipanti al contraddittorio.

A tenere banco, manco a dirlo, oltre ai nuovi acquisti (Pierluigi Borghetti, Lucio Micucci, Alex Ambrosini, Eddy Mansour, Esteban Giambuzzi), sono proprio i due nomi eccellenti non riconfermati Salvatore Mastronunzio e Gianclaudio Lori (foto). Le due “bandiere” biancorosse che percorrendo strade diverse hanno contribuito notevolmente a fare (o a rifare, se si preferisce) l’Anconitana di oggi.

Sullo scranno degli imputati, a leggere i commenti di tanti tifosi, la società e il presidente Marconi. La loro colpa? Aver dato il benservito alle due “bandiere” senza tante spiegazioni, senza un minimo di riguardo verso due giocatori così importanti che tanto hanno dato alla società, alla squadra e ai tifosi. Un comportamento, quello societario, inammissibile e inaccettabile per una parte della tifoseria; scontato e allineato al sistema in essere per l’altra parte.

Tifosi che fanno appello all’attaccamento alla maglia, al sudore che l’ha impregnata in cento partite, alla dignità e alla serietà di un giocatore che è sì prezzolato al soldo del miglior offerente, ma è pur sempre un uomo che va rispettato per quel che ha dato sul campo. Diamine, certi valori esistono ancora!

E i social si riempiono di verità nascoste biascicate a mezza bocca, di un marcio societario che: “a tempo e debito verrà fuori…”, di promesse di non rinnovo dell’abbonamento, di perdita di appeal verso una società che predica bene ma razzola male e che, soprattutto, non si muove come tanti tifosi vorrebbero.

Intanto, vorrei che i tifosi biancorossi pensassero un attimo a come la Juventus ha trattato a suo tempo Alex Del Piero; o come la Roma ha trattato Capitan Totti o De Rossi. Giusto per fare qualche esempio altolocato. Poi, una considerazione. Chi va allo stadio, paga il biglietto e canta e tifa per la propria squadra, ha tutti i diritti di dire come la pensa. Di criticare certe scelte o di esaltarne altre.

Nella stessa misura, però, una società di calcio ha tutti i diritti di fare le proprie scelte. Di spendere i propri soldi e quelli degli sponsor come meglio crede. Sapendo che se sbaglia verrà attaccata pesantemente dalla Curva. E non tutte le dinamiche che portano a certe scelte sono spiegabili nell’immediato: vedi la storia di Totò Schillaci alla Juventus.

Mastronunzio e Lori sono stati un bel capitolo nella storia di quest’Anconitana. Un capitolo esaltante che ricorderemo con affetto. Ora però si volta pagina e inizia un capitolo nuovo. Chi c’è, c’è! Perché questo è il calcio moderno, bellezza, che piaccia o no!