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Addio Wilbur Smith; al 2022 Vale!

Quando un giorno senti che il mondo intorno a te è cambiato

Camerano, 14 novembre 2021 – La nostra esistenza è scandita da episodi, a volte fortuiti altre fortemente cercati, capaci di stravolgerla radicalmente o cambiarla per qualche verso. La prima amicizia dell’asilo; il primo amore; il primo figlio; il primo importante traguardo nel mondo lavorativo (la pubblicazione del primo romanzo, nel mio caso). Per chi non è stato così, nella personale sfera esistenziale?

Poi ci sono altri episodi fuori dalla sfera personale capaci di cambiarci la vita, perché l’hanno coinvolta profondamente a livello emozionale, culturale, spirituale, tanto e a tal punto da trasmetterci la netta sensazione che una volta consumati, una volta vissuti, una volta esauriti, hanno avuto il potere di cambiare lo scenario del mondo cui eravamo abituati.

Oggi, parlo di due di questi: la morte del romanziere Wilbur Smith e il ritiro dalle corse motociclistiche di Valentino Rossi. Due mondi lontani come Plutone dal Sole; il sacro e il profano per qualcuno, mentre per me due pilastri, ognuno nel suo campo d’azione, capaci di esaltare all’ennesima potenza il mio personale immaginario. E anche se a lasciarci per sempre è Wilbur Smith, mentre Vale ha solo lasciato il mondo dei Gran Premi di motociclismo, questi due “lasciti” hanno in buona parte deformato le mie aspettative future. Da domani, il mondo della narrativa e quello delle competizioni a due ruote non saranno più gli stessi.

Wilbur Smith, 88 anni, 4 mogli, romanziere considerato il maestro dell’avventura, 140 milioni di copie dei suoi libri vendute nel mondo (25 milioni solo in Italia), insieme ad Ernest Hemingway è stato il mio faro ispiratore. Credo di avere in salotto una trentina di suoi romanzi, e il leggerli e viverli profondamente dal di dentro ha di sicuro migliorato la mia scrittura, nel senso che se lui non ci fosse stato la mia scrittura sarebbe più scarna, meno avvincente, ammesso che in qualche modo lo sia. La sua morte, il prendere coscienza che non verranno pubblicati altri libri suoi, impoverisce il futuro di certa narrativa di genere. Mi mancherà moltissimo, e sono certo mancherà a milioni di “orfani” sparsi per il mondo.

Valentino Rossi, 42 anni, marchigiano di Tavullia (PU), 9 titoli nel Motomondiale che ha stravolto in modo irreversibile nell’arco della sua carriera disputando 432 GP e vincendone 115, oggi a Valencia in Spagna ha corso la sua ultima gara. Un ritiro più che giustificato alla sua età, che non gli ha comunque impedito di tagliare il traguardo in decima posizione. Nell’arco della sua strepitosa carriera durata 26 anni, ha talmente inciso nella storia del Motomondiale che di esso si parla come “dell’era prima e dopo l’avvento di Valentino Rossi”.

Ho letteralmente “bevuto” tutti i romanzi di Wilbur Smith, e sofferto e gioito fino alle lacrime nel seguire gli strabilianti successi di Valentino Rossi. Non ci saranno più, nella mia vita, nuovi romanzi da bere di Wilbur e nuove lacrime di gioia da versare per le vittorie di Vale. Mi mancheranno entrambe le alchimie. Capita, a una certa età.

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