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A Osimo la politica si fa sui Social

Lo spettacolo poco edificante di certi politici “nostrani”

Osimo, 19 febbraio 2020 – Cambiano i tempi. Arriva Internet con le sue pagine social e si stravolgono le abitudini delle persone nel quotidiano. Ma non solo, con Internet sono arrivati anche Amazon, le consegne dei pasti a domicilio, l’acquisto online di ogni genere di articoli… E, se da un lato si è allargata la comunicazione anche feroce fra i singoli, dall’altro si chiudono negozi, spariscono mestieri e aumentano i disoccupati.

Anche la politica è cambiata: quel che un tempo si dipanava fra le stanze di Palazzo, consumandosi spesso in scontri verbali nei corridoi, oggi si realizza sulle pagine social con scambi al vetriolo affidati a post che tutti leggono e tutti commentano. Un passo avanti? Direi di no. Prendi Osimo, ad esempio, dove da decenni si combatte una lotta politica spietata che vede contrapposti l’attuale sindaco Simone Pugnaloni e l’ex Dino Latini o chi per esso.

Nella città dei senza testa (espressione odiosa che se va bene per le statue non dovrebbe essere utilizzata per le persone), il sindaco Pugnaloni, grazie all’avvento dei social, fa tutto da sé: fa l’addetto stampa di se stesso (quello che aveva l’ha licenziato), il difensore d’ufficio di se stesso, attacca i suoi nemici, tenta di spiegare quel che fa per la città e, ovviamente, quel che fa e pubblica è sempre bello e giusto. Il che non è detto sia sbagliato o falso, magari è tutto vero, ma siccome il regista è sempre e solo lui la credibilità di ciò che esterna viene sempre messa in discussione. Capita anche a Loreto, dove Paolo Niccoletti usa i social per dare mozziconi di notizie che, in tre righe, bruciano spesso il lavoro dei redattori dei giornali. Ma sei un sindaco o un giornalista?

Il vero problema è che se stai sui social a spiegare agli avversari politici quanto sei bello e bravo, e loro ti rispondono che belli e bravi sono loro e tu sei brutto e cattivo, la credibilità di entrambi è pari a zero. La mission di un sindaco è quella di fare meno porcate possibili durante il mandato, preoccupandosi di rendere la città il più viva e vivibile possibile, dove il lavoro e il benessere dei cittadini stanno al centro di tutto. A mio avviso, un sindaco sui social non ci dovrebbe proprio stare. Qui sotto, un estratto/esempio del perché non ci dovrebbe stare, preso da un post di Pugnaloni pubblicato qualche ora fa su Facebook.

Pugnaloni: Caro Latini, un invito grande a rileggere bene l’italiano corretto del Piano sanitario che recita due frasi importanti che smentiscono come al solito le tue menzogne che ti servono per scendere in campo alle regionali dove purtroppo non si capisce mai da che parte stai. Almeno cerca di essere chiaro su quello. Eri contro Spacca e ti sei candidato con lui. Oggi sei nuovamente contro il governo uscente di centro sinistra, ma mi dicono frequenti partiti o liste civiche alleati al Pd. Sii chiaro con tutti noi!

Simone Pugnaloni malati sanno che cosa ci hanno rimesso quando Latini a pranzo con Spacca zona porto di Ancona ha chiesto scusa al Presidente di tutti i cartelli 6×3 che aveva fatto contro di lui per candidarsi al suo fianco con l’Api di Rutelli. È li che hanno compreso il vero volto delle liste civiche. Si va con chi vince a prescindere dal  bene della citta’.

Stefano Simoncini Per favore non ridicolizzare un tema serio come la salute degli osimani con queste sciocchezze di inesistenti 6×3, fantomatiche scuse, pranzi presunti, che t’inventi, dai. Sii serio. La salute degli abitanti della zona sud di Ancona che per certe prestazioni oggi vanno a Civitanova o Jesi o Torrette o Macerata, è una cosa seria.

Simone Pugnaloni racconto i fatti politici. alla nostra salute ci pensano i medici altamente professionali che sono in servizio presso il nostro ospedale, spero che tu convenga con me.

Stefano Simoncini Simone, non arrampicarti sugli specchi raccontando non fatti politici ma bufale. Pensa, a me hanno raccontato che sei andato a pietire un incarico all’ATO dall’On. Acquaroli di Fratelli d’Italia (che in effetti hai ottenuto… complimenti) e che ora dici in giro che chiunque vinca alle prossime regionali, come governatore avrai un amico. A volte ammettere di aver commesso un errore strategico ma cercare di porvi rimedio fa fare migliori figure ad un politico, ad un Sindaco, ad una qualsiasi persona.

Tutto questo non è politica, è una farsa e una diatriba fra contendenti opposti che non fa bene a loro, alla politica e, men che meno, ai cittadini. Poi, magari, è tutto pianificato per distogliere l’attenzione da ciò che non si fa.