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70° Festival di Sanremo 2020 – 1

Una prima serata marcatamente al femminile

Sanremo, 5 febbraio 2020 – S’è finalmente alzato il sipario sulla settantesima edizione del Festival della canzone italiana di Sanremo, e a saltare subito agli occhi è stata la bellissima scenografia studiata per il palco dell’Ariston dall’architetto Gaetano Castelli. E a riempirlo, quel palco, è arrivato subito Fiorello che a modo suo ha presentato il presentatore Amadeus (foto 1).

Come, dici che tu non l’hai visto? Che tu il Festival lo snobbi perché il cachet di ospiti e conduttori è troppo alto? Che scemenze vai dicendo, lo sai che quest’anno il Festival costerà, tutto compreso, sui 18 milioni di euro e che la Rai, che lo organizza, ne incasserà una trentina? Bè, adesso lo sai. Fa un po’ come ti pare.

Però, vorrei dirti che ti sei perso qualcosa ieri sera a non guardarlo. Qualcosa che avrebbe potuto migliorare la tua cultura musicale, certo, ma pure la tua anima, il tuo cuore, la tua visione del mondo. Specialmente di quello femminile, e non solo per la tanta bellezza esteriore scesa con il tacco 12 dall’insidiosa scala disegnata da Castelli.

Ti sei perso il monologo della spigliata e disinvolta Diletta Leotta sulle opportunità che offre la bellezza femminile e il tempo che passa, e che la fa sfiorire (“se non fossi stata come sono, col cavolo che mi avrebbero chiamata a Sanremo! Ma se non ci vuoi inciampare, la bellezza la devi saper portare).

Ti sei perso le letture della giornalista Rula Jebreal, che ha contrapposto dati e flash sui femminicidi ai testi di alcune bellissime canzoni firmate De Gregori e Battiato, uomini capaci di rispettare ed esaltare la donna. Uomini diversi rispetto a quegli altri uomini che invece le donne le ammazzano.

Credimi, sarebbero bastati questi due interventi, ieri sera, per giustificare il prezzo del biglietto. Sanremo si fa per le canzoni? Hai ragione. Eccotele, le elenco in ordine di classifica finale: 1) Le Vibrazioni con Dov’è; 2) Elodie con Andromeda; 3) Diodato con Fai rumore; 4) Irene Grandi con Finalmente io; 5) Marco Masini con Il confronto; 6) Alberto Urso con Il sole ad Est; 7) Raphael Gualazzi con Carioca; 8) Anastasio con Rosso di rabbia; 9) Achille Lauro con Me ne frego; 10) Rita Pavone con Niente (resilienza 74); 11) Riki con Lo sappiamo entrambi; 12) Bugo e Morgan con Sincero.

Il più bello di tutti, ieri sera? Achille Lauro (foto 2), e per capirlo guarda la foto. Stasera, io guardo la seconda serata di Sanremo. Tu, che fai?