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Covid-19 Fase 2 – Ripartenze differenziate Regione per Regione

La stima del raggiungimento dei contagi zero influirà sulle riaperture fissate al 4 maggio. Le Marche saranno fra le ultime ma il Governatore Ceriscioli non è d’accordo

Camerano, 20 aprile 2020 – L’Osservatorio nazionale ha misurato la salute delle Regioni italiane, stimando e divulgando le date in cui si azzereranno i casi di positività al coronavirus. Un dato che influenzerà parecchio la decisione di cancellare l’obbligo di stare a casa per le persone e quando e quali aziende potranno riprendere l’attività, ferma restando la data del 4 maggio fissata nell’ultimo Dcpm.

A guidare la classifica delle regioni messe meglio ci sono la Basilicata e l’Umbria, dove il raggiungimento degli zero positivi è previsto al 21 aprile. Segue il Molise al 26 aprile, la Sardegna al 29 aprile e la Sicilia al 30 aprile. E via così con Marche e Lombardia che chiudono il quadro, rispettivamente il 27 e 28 giugno.

Dunque, come spiegato da Francesco Boccia, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, il Governo sta valutando di riaprire le attività nelle Regioni a scadenze differenziate, proprio a seconda dell’andamento della curva in discesa dei positivi al virus. Per le aziende, la ripartenza dovrà seguire regole precise, condizioni e misure essenziali da attuare come il termoscanner, l’uso delle mascherine e dei guanti, il distanziamento fra le persone e dove è possibile l’attuazione dello smart working, il lavoro da casa tramite computer.

Le decisioni, così legate agli andamenti dei contagi, potranno variare da un giorno all’altro. Ma un dato è quasi certo, suffragato anche dalle dichiarazioni del ministro Boccia: nonostante le ripartenze, nei prossimi mesi – si potrebbe azzardare fino a giugno ma è difficile fare previsioni a oggi – difficilmente potranno esserci interscambi fra le persone da regione a regione, tranne ovviamente quelli giustificati da spostamenti di lavoro e di merci che peraltro ci sono sempre stati.

Nelle Marche, fanalino di coda nella ripartenza in base ai dati dell’Osservatorio nazionale, il Governatore Ceriscioli non ci sta e non ne condivide le previsioni: «Le proiezioni dell’Osservatorio nazionale sulla salute delle Regioni italiane non risultano corrette per quanto riguarda la Regione Marche – afferma – In base alle previsioni effettuate si arriva per l’intera regione allo zero alternato dei casi tra il 25 e il 30 maggio, cioè un mese prima rispetto alle previsioni nazionali. Abbiamo tenuto in costante monitoraggio i dati – continua il presidente Ceriscioli – e questo ci consente di effettuare una stima abbastanza precisa e aderente alle dinamiche effettive della malattia nella nostra Regione. I numeri ci dicono che stiamo tendendo allo zero alternato dei positivi, già raggiunto ad Ascoli-Fermo, con velocità diverse, in relazione alle diverse intensità di contagio che si sono registrate nella nostra regione. Queste evidenze ci permetteranno di organizzare con molta precisione le riaperture, a partire dal 4 maggio»,

Lo studio regionale suddivide il territorio marchigiano in tre distinte zone, in relazione all’intensità del contagio: l’area delle province di Ascoli-Piceno e Fermo, l’area Macerata-Ancona e l’area Pesaro-Urbino. L’analisi dei tamponi in aumento ha di certo contribuito a far salire i casi positivi: «Proprio per questo motivo – la tesi di Ceriscioli – va ritenuta errata la valutazione basata solo sulla crescita dei casi Positivi gg/gg, in quanto l’indicatore più appropriato dovrebbe essere la probabilità di trovare un positivo in rapporto ai tamponi eseguiti. Nello specifico, la probabilità di trovare un positivo sui tamponi fatti è negli ultimi 5 giorni dello 0,061 (il 6% sui tamponi eseguiti), mentre negli ultimi 5 giorni di marzo era dello 0,24 (il 24% nei tamponi eseguiti)».

Il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli

Fatte le debite analisi e tenuto conto degli andamenti nelle tre zone, per Ceriscioli: «La stima della Regione Marche costruita con un modello previsionale e con l’inserimento nella valutazione del modello Marche (Data, incremento Tamponi al gg/gg, p positivi/tamponi, analisi Comune/Comune), basate su un corretto comportamento dei cittadini rispetto alle misure adottate, prevede: 1) Ascoli-Piceno e Fermo: hanno già raggiunto zero/alternato; 2) Macerata: stima di zero/alternato al 10-13 maggio; 3) Ancona: stima di zero/alternato a metà 15-20 maggio; 4) Pesaro-Urbino: stima di zero/alternato a metà 25-30 maggio».

Se Ceriscioli riuscirà a far valere le sue ragioni i marchigiani e le loro aziende non potranno che essergli grati. In questa fase, riuscire a ripartire un mese prima rispetto alle previsioni potrebbe risultare di vitale importanza. Ma le regole anticontagio andranno rispettate senza se e senza ma, e per questo ci si dovrà organizzare al meglio.

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