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Giustizia: referendum abrogativi del 12 giugno

Tutto quello che c’è da sapere sui cinque quesiti ammessi dalla Corte costituzionale

Camerano, 3 maggio 2022 – Oltre alle Elezioni Amministrative 2022 per il rinnovo, nelle Marche, dei Consigli comunali in diciassette Comuni, domenica 12 giugno i marchigiani (e gli italiani), saranno chiamati alle urne per esprimersi sui cinque referendum abrogativi in materia di Giustizia.

Le operazioni di voto inizieranno alle ore 7 e termineranno alle ore 23.

Si tratta della diciottesima tornata referendaria abrogativa nella storia della Repubblica italiana e si voterà per abrogare (abolire, annullare) – o mantenere in vigore – i testi di legge relativi a:

  • Incandidabilità dopo la condanna – il referendum chiede di abrogare la parte della Legge Severino che prevede l’incandidabilità, l’ineleggibilità e la decadenza automatica per parlamentari, membri del Governo. Consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali nel caso di condanna per reati gravi.
  • Separazione delle carriere – questo quesito del referendum chiede lo stop delle cosiddette “porte girevoli” impedendo al magistrato di passare dal ruolo di giudice a quello di pubblico ministero durante la sua carriera.
  • Riforma Consiglio superiore della magistratura – si chiede che non ci sia più l’obbligo di un magistrato di raccogliere da 25 a 50 firme per presentare la propria candidatura al Consiglio superiore della magistratura
  • Custodia cautelare durante le indagini – il quesito chiede di togliere la “reiterazione del reato” dai motivi per cui i giudici possono disporre la custodia cautelare in carcere o i domiciliari per una persona durante le indagini e quindi prima del processo
  • Valutazione degli avvocati sui magistrati – il quesito chiede che gli avvocati, parte di Consigli giudiziari, possano votare in merito alla valutazione dell’operato dei magistrati e della loro professionalità

Come si vota al referendum

Occorre presentarsi al seggio muniti di tessera elettorale e documento d’identità in corso di validità. Chi è sprovvisto di tessera elettorale, o l’ha smarrita, può richiederla all’Ufficio Elettorale del Comune di residenza.

Due le possibili opzioni di voto:

  • apporre una croce sul SI se si desidera che la norma sottoposta a referendum sia abrogata
  • apporre una croce sul NO se si desidera che la norma sottoposta a Referendum resti in vigore

Il quorum

Per rendere valido il referendum dovranno votare la metà più uno degli elettori aventi diritto. Se il quorum non sarà raggiunto i cinque quesiti resteranno validi.

Chi potrà votare, anche dall’estero

Potranno votare tutti i cittadini iscritti alle liste elettorali del Comune di residenza che avranno compiuto il diciottesimo anno di età entro il 12 giugno 2022.

I cittadini italiani residenti all’estero (Aire) potranno scegliere di votare all’estero.

I cittadini italiani temporaneamente residenti all’estero durante il referendum per motivi di lavoro, studio o cure mediche per un periodo di almeno tre mesi, potranno votare per corrispondenza, ricevendo all’indirizzo di domicilio estero il plico elettorale contenente la scheda elettorale.

Per poter usufruire del voto per corrispondenza i cittadini dovranno far pervenire al Comune di residenza il modulo predisposto dal Ministero entro l’11 maggio 2022.

 

redazionale

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