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Giornalismo e social network: come muoversi nel web

Esaustivo e prezioso il corso tenuto a Osimo dall’Odg delle Marche

Osimo. Il mondo del giornalismo è completamente cambiato. Una professione, quella del “quinto potere” letteralmente stravolta dall’avvento di internet, del web e dei social network. Quel che valeva e funzionava fino a 15 anni fa, oggi è preistoria.

 

L’avvento di internet e dei social media ha completamente stravolto il modo di fare giornalismo

La poesia del “mestiere” d’informare – semmai c’è stata – oggi si è trasformata. L’approccio classico alla notizia del “vecchio” cronista, quello fatto di gambe per essere il primo sul posto, quello della cura meticolosa delle fonti per raccogliere i dettagli del fatto, quello di uno stile di scrittura personale e riconoscibile, oggi non conta quasi più.

Con l’avvento di internet oggi il giornalista lavora da casa, usando una tastiera, un video e un mouse: gli strumenti necessari per navigare nel web, cercare le notizie, scegliere fra una montagna di comunicazioni e decidere quali pubblicare e quali no.

Osimo – Oltre sessanta i giornalisti iscritti all’Ordine partecipanti al corso sui social network

Calano vertiginosamente le vendite delle testate cartacee; aumentano in modo esponenziale quelle online. La fruizione della notizia – a livello mondiale – è diventata immediata. Se prima, per conoscere i dettagli di un terremoto avvenuto in Messico occorreva aspettare il tg della sera, con gli approfondimenti cartacei il giorno dopo, oggi, dopo 10 minuti, nel web pullulano foto, dati, particolari.

Tutto ciò ha profondamente cambiato, sul piano professionale, il ruolo del giornalista; da sempre un mezzo, il tramite fra il fatto e il lettore. Oggi, non è sufficiente saper stare sul pezzo, indagare, essere credibile e saper scrivere bene. Oggi bisogna conoscere tutti i segreti della navigazione in internet, i potenziali infiniti dati dai siti e dai social, conoscere le tecniche digitali e imparare a sfruttarle al meglio.

Osimo – Gianni Rossetti, direttore artistico del Festival del giornalismo d’inchiesta, apre i lavori del corso

La tecnologia del settore, che si sviluppa a ritmi vertiginosi, permette ciò che fino a pochi anni fa non era neppure immaginabile. Oggi, basta uno smartphone, un indirizzo e-mail, qualche password e il servizio è bell’e pronto.

«Fino a pochi anni fa – ha spiegato Gianni Rossetti, direttore artistico del Festival del giornalismo d’inchiesta che ha proposto il corso a Osimo – la Rai per trasmettere una notizia aveva bisogno di una troupe di almeno 3 persone, con telecamera, microfoni, cronista al seguito. Oggi, basta una persona e una telecamerina, sullo stile dei servizi di Report».

Di tutto questo e tanto altro si è parlato ieri, presso l’Hotel La Fonte di Osimo, all’incontro Giornalismo e Social Network, il corso riservato ai giornalisti delle Marche voluto dall’Ordine. Oltre 60 i partecipanti, che hanno potuto maturare i crediti formativi.

Osimo – Sara Bertuccioli e Paola Rosa Adragna, le docenti del corso di giornalismo voluto dall’Ordine delle Marche all’interno del Festival del giornalismo d’inchiesta organizzato da Ju-ter Club Osimo e + 76

Preparate ed esaustive le due docenti: Sara Bertuccioli di La Repubblica e Paola Rosa Adragna di AGL. Con professionalità hanno condotto i corsisti nel mondo delle notizie via web. Dispensando dati, consigli e tecniche di navigazione; suggerendo come sfruttare al meglio tutte le nuove tecnologie a disposizione.

Resta una consapevolezza: quell’antica, meravigliosa, unica capacità di saper mettere in fila le parole, per comunicare, che nessuna macchina o sito internet potrà mai insegnare. Neppure di questi tempi, fatti di copia-incolla.

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