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Chiaravalle, “Homo cellularis vita da smartphone”

Mercoledì 24 aprile ore 21.00, incontro per favorire la consapevolezza dei danni causati dall'abuso degli smartphone

Chiaravalle, 22 aprile 2024 – Dopo i primi due incontri, tenutisi il 10 e il 17 aprile e dedicati rispettivamente a “Costruire la pace” e alla presentazione e proiezione del documentario “Carlo Urbani. Ho fatto dei miei sogni la mia vita”, ci attende mercoledì prossimo, 24 aprile, alle ore 21 presso il Teatro Tullio Giacconi il terzo e ultimo appuntamento della rassegna “Ogni cosa è illuminata”, promossa dal Comune di Chiaravalle e incentrata quest’anno sul tema della cura.

Sarà la volta di Homo cellularis – Vita da smartphone. Stiamo uccidendo la nostra intelligenza?, un progetto ideato e condotto da Marco Moglie per favorire la consapevolezza dei danni causati dall’uso e dall’abuso degli smartphone.

Marco Moglie – sociologo e giornalista

«L’Italia – spiegano i promotori dell’iniziativa – è il terzo Paese al mondo per diffusione di questi sofisticati media; chiamarli ancora telefonini è davvero riduttivo, perché ormai ci permettono di fare di tutto. Il problema è che mentre nel corso della storia ogni nuovo mezzo di comunicazione ci ha fatto crescere sotto tutti i punti di vista, oggi non è più così.

Con gli smartphone abbiamo fatto grandi passi in avanti, ma stiamo perdendo più di ciò che guadagniamo. Ci sono segnali allarmanti che riguardano le nostre capacità cognitive e di crescita culturale: il cosiddetto analfabetismo funzionale, che ci vede secondi in Europa e fra i peggiori al mondo. Abbiamo una soglia media di attenzione di 8 secondi e una percezione della realtà sempre più distorta. Il grido di allarme più inquietante dice che le piattaforme digitali stanno riformattando i nostri cervelli tenendoci sempre in rete incollati agli smartphone e lontani dalla realtà.

E l’allarme più significativo viene proprio dall’inventore della rete (Tim Berners Lee) che ne denuncia apertamente gli effetti devastanti sulla nostra società».

Marco Moglie, sociologo e giornalista professionista, esperto in mass media, analizzerà il problema con una narrazione coinvolgente, che partirà dalla storia della comunicazione fino ad arrivare agli odierni smartphone.

La serata, a ingresso gratuito, organizzata in collaborazione con l’associazione MarcoVive e con la compartecipazione del Consiglio Regionale delle Marche, è aperta a tutta la cittadinanza, con particolare riguardo per chi – come familiari, insegnanti, educatori – sperimenta tutti i giorni le sfide e i pericoli insiti nella condizione di nativi digitali che hanno bambini e ragazzi, nello studio, nel tempo libero, nelle relazioni e interazioni sociali.

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