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21 marzo giornata mondiale della poesia

Riscoprire la poesia nel XXI secolo: una riflessione sulla Giornata Mondiale della Poesia e l'invito a celebrare i poeti contemporanei

da sx, Mario Benedetti, Mario Santagostini, Stefano Simoncelli

Ancona, 10 marzo 2024 – «Passo interi semestri senza incontrare qualcuno con cui parlare di poesia». Così scriveva, nel secolo scorso, Pier Paolo Pasolini in una lettera all’amico, e grande poeta, Vittorio Sereni.

E sì che nel ‘900 la poesia ci ha regalato ben tre Premi Nobel per la Letteratura: Carducci nel 1906, Quasimodo nel 1959 e Montale nel 1975.

Oggi la situazione, siamo in già un altro secolo, è solo inesorabilmente peggiorata.

Libri come Satura, Gli strumenti umani, Il male dei creditori, Il muro della terra o Umana gloria non li conosce quasi più nessuno. In Italia la poesia continua a essere un genere vituperato. Poco amata dai librai, che spesso la relegano in scaffali introvabili se non inaccessibili, poco frequentata dai lettori. La poesia, e in special modo quella contemporanea, qui da noi è sempre meno conosciuta.

Nel 1999 l’Unesco ha istituito il 21 marzo Giornata Mondiale della Poesia. Dal 21 marzo 2000 viene celebrata ogni anno.

La Lettura, inserto domenicale del Corriere della sera, ha lanciato l’iniziativa Marzo è il mese della poesia 2024: un invito a celebrare i poeti attraverso i loro versi: leggere, regalare, recitare una poesia.

Questi che vi proponiamo noi sono tre poeti contemporanei*.

E adesso, la parola ai poeti.

Mario Benedetti

Le mani sulla mela, sole con il verde

Le mani sulla mela, sole con il verde
le dita avvoltolate nelle bucce.

Le cassette donate che Rina portava dal lavoro,
quelle cadute sul prato, mamma, che cosa mangi?

E il succo nella bocca della tua eternità
dove il mondo è stato unico e minuscolo.

Povera umana gloria
quali parole abbiamo ancora per noi?

(Mario Benedetti)

 

Mario Santagostini

A se stesso, anni fa

Stasera, cammini sul corso.
E consideri tutta la gente che vedi
o vedrai come
gente perduta, e ritrovata.
Poi, che quando hai amato qualcuno,
era la seconda volta.
E tornava, chi se ne era andato.
E un giorno, forse,
avrai più di una vita da lasciare.
Ma una, da ricordare.

E avrai più ore, di quelle che hai passato.

(Mario Santagostini)

 

Stefano Simoncelli

Ti cerco inseguendo il vento

Ti cerco inseguendo il vento
che porta aghi di pino e nuvole
scure di pioggia. Per le pozze
che immagino sotto casa
ho preparato gli stivali
di gomma, il caban
blu da marinaio
con i bottoni d’oro,
carte nautiche e bussola
nel caso ti perdessi un’altra volta…

(Stefano Simoncelli)

 

 

*Mario Benedetti Tutte le poesie – Garzanti 2017; Mario Santagostini Il libro della lettera arrivata, e mai partita – Garzanti 2022 ; Stefano Simoncelli Terza copia del gelo – peQuod 2012.

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