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Sirolo – Resta in carcere la banda rumena dei parcometri

I tre, arrestati nell’ottobre 2017, stavano per essere scarcerati. Hanno razziato nei parcometri oltre 100 mila euro

Sirolo – Non hanno fatto in tempo ad essere scarcerati e ritornare in Romania perché i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Osimo questa mattina si sono recati presso la casa circondariale di Ancona Montacuto notificando l’ordinanza di custodia cautelare in carcere ai tre cittadini rumeni.

N. V., nato in Romania nel 1983, residente in Spagna, senza fissa dimora in Italia, celibe, nullafacente, pluripregiudicato (capo-banda), nonché i cugini O. A. C., nato e residente in Romania, classe 1993, senza fissa dimora in Italia, celibe, nullafacente, pregiudicato; O. P. N., nato e residente in Romania, classe 1993, senza fissa dimora in Italia, celibe, nullafacente, pluripregiudicato.

Restano in carcere i tre componenti rumeni della banda specializzata in razzie ai parcometri

Tutti accusati di associazione per delinquere finalizzata ai furti aggravati continuati in concorso ai danni di parcometri, con l’aggravante di aver commesso più reati e con grave pericolo per l’incolumità pubblica: a) con violenza sulle cose; b) tra persone riunite; c) su cose esposte per necessità alla pubblica fede; d) in tempo di notte, approfittando di circostanze di tempo tali da ostacolare la privata e la pubblica difesa.

Le indagini scaturiscono dall’arresto in flagranza operato dagli stessi Carabinieri di Osimo quando furono inseguiti e arrestati nella serata del 30 ottobre 2017, in Macerata, dopo aver forzato alcune colonnine del parcometro in viale Trieste e in via Morbiducci, causando danni complessivi stimati in € 5.000,00 circa.

Nella circostanza le fasi del fermo e dell’arresto non furono poi così facili, ci fu l’inseguimento di una potente Audi A6 di colore verde metallizzato con targa bulgara con a bordo i tre pregiudicati rumeni che viaggiava a folle velocità.

Il veicolo e gli occupanti vennero circondati e bloccati nei pressi dello svincolo autostradale di Civitanova Marche (MC) a seguito di una manovra “a tenaglia” operata dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Osimo e della Stazione di Numana. Il giorno seguente, venne eseguita la loro traduzione e reclusione presso la Casa Circondariale di Ancona – Montacuto dove sono tutt’ora reclusi.

La cartina, ricostruita dai carabinieri di Osimo, delle località in cui ha colpito la banda dei parcometri

Tutto ciò è stato reso possibile grazie alle indagini dei carabinieri di Osimo, partite nel giugno del 2017 su denuncia di un dipendente comunale di Sirolo riguardante il danneggiamento di cinque parcometri dai quali era stata asportata illegalmente la somma di 3.476 euro.

Una condotta che si ripeteva a luglio di quell’anno, su altrettanti parcometri dislocati lungo le strade sirolesi, con l’asporto fraudolento di altri 5.600 euro. I tre malviventi, spostandosi per la penisola senza problemi, dormendo in affittacamere in periferia, erano tornati nel territorio di Osimo e Macerata per sopralluoghi su vari parcometri da depredare.

Le capillari indagini, anche con l’ausilio di videocamere di sorveglianza, permettevano prima d’individuare il mezzo su cui viaggiavano i tre, poi di bloccarlo e di assicurare in carcere gli occupanti.

La ricostruzione certosina dei fatti ha permesso di attribuire al sodalizio la responsabilità totale di ben 56 colpi – in ogni colpo depredavano dai due ai quattro parcometri – commessi in gran parte nel centro-nord Italia e precisamente nei Comuni delle province di Ancona, Macerata, Ascoli Piceno, Pesaro, Rimini, Livorno, Forlì-Cesena, Teramo, Brescia, Genova, Verona, Firenze, Lucca, Ravenna, arrecando un danno complessivo di circa 100.000 euro.

 

redazionale

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