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Sgominata banda di truffatori

Estorcevano denaro ad anziane signore fingendosi carabinieri o avvocati

«Cara signora, sono venuto a riscuotere i danni causati da suo nipote». Così una coppia di finti marescialli e avvocati bussava alla porta di pensionate chiedendo somme di denaro come rimborso di incidenti stradali – in realtà mai avvenuti – in cui erano coinvolti loro familiari.

Sempre in auge le truffe ad anziani messe in atto da finti carabinieri o avvocati

Già sgominata lo scorso febbraio, la banda di truffatori è stata definitivamente messa all’angolo dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Osimo in collaborazione con la Questura di Ancona.

Ieri, domenica 14 maggio, le forze dell’ordine hanno deferito in stato di libertà per il reato di: truffa aggravata, continuata in concorso con altri complici in via d’identificazione il pluripregiudicato V.G., nato a Napoli, classe 1983, residente a Casoria (NA), celibe, nullafacente, già sottoposto agli arresti domiciliari.

L’uomo aveva tentato di estorcere la somma di mille euro a una settantaduenne di Jesi, C.M.A. Approfittando della cecità della donna, il truffatore si era prima presentato telefonicamente fingendo di essere il Maresciallo dei carabinieri di Ancona, per poi bussare di persona alla porta dell’anziana signora.

Gli anziani che vivono soli devono ricordare di non aprire a sconosciuti che suonano al citofono spacciandosi per militari o avvocati

Questa volta, vestendo i panni di un finto avvocato di Jesi, l’uomo ha domandato alla malcapitata di risarcire i danni causati dal nipote diciottenne in un sinistro stradale.

Si atteneva allo stesso canovaccio M.P., il secondo pluripregiudicato individuato dalla compagnia osimana. Costui, nato e residente a Napoli, classe 1975, celibe, nullafacente, il 10 febbraio è riuscito a racimolare la somma di diecimila euro presentandosi con la finta qualifica di carabiniere o avvocato.

Bersaglio della truffa sono state C.B., classe 1947, nata a Cantiano (PU), residente a Fossombrone (PU), coniugata, pensionata e S.M., classe 1948, nata a Bologna ma residente a Pesaro, nubile, pensionata.

Entrambe le signore hanno sporto denuncia presso la stazione carabinieri del proprio Comune di residenza.

 

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