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Sfugge per anni alla giustizia utilizzando diversi alias

Ricercata su tutto il territorio nazionale donna serba incappa nei carabinieri a Sirolo e finisce in carcere a Pesaro

Sirolo, 18 agosto 2018 – Nell’ambito dell’operazione Estate Sicura, mirata alla salvaguardia dei beni e della persona di residenti e turisti, i carabinieri hanno impresso una ulteriore intensificazione dei servizi di controllo e prevenzione su tutto l’arco della Riviera del Conero.

Servizi messi in atto dalle stazioni di Numana, Camerano, Castelfidardo, Loreto e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Osimo con l’impiego di 9 mezzi militari e 20 carabinieri.

In questa rete, ieri alle 17:00 circa, sono incappati  Cristina Marjanovic, nata a Roma nel 1990, residente in Serbia, in Italia senza fissa dimora, nubile, nullafacente, pluripregiudicata per reati specifici contro il patrimonio (furti e truffe); e il suo compagno J. A., nato a Roma nel 1992, residente in Croazia, in Italia senza fissa dimora, celibe, nullafacente, incensurato.

I due, che si aggiravano con fare sospetto in Via La Forma a Sirolo a bordo di una Citroen Saxo, sono stati fermati dai carabinieri insospettiti dal loro andirivieni nei pressi di abitazioni dove controllavano gli accessi facili da raggiungere a piano terra e al primo piano.

Cristina Marjanovic

Dagli immediati accertamenti è emerso che la Citroen Saxo era stata rubata a Bologna il 2 agosto u.s. ai danni di un cittadino bolognese 66enne, con denuncia sporta in pari data presso la stazione CC di Bologna Corticella.

Il veicolo è stato posto sotto sequestro per la successiva restituzione al legittimo proprietario.

Condotta presso la stazione CC di Numana per i successivi adempimenti di rito, nei confronti della coppia è scattata la denuncia in stato di libertà per il reato di: ricettazione in concorso.

Nel prosieguo delle indagini, a carico della suddetta Marjanovic è emerso che la stessa, con numerosi falsi alias, era ricercata su tutto il territorio nazionale perché destinataria di 2 ordinanze di carcerazione.

Di conseguenza, la sua denuncia a piede libero si è trasformata in arresto e in ordine di carcerazione per reati contro il patrimonio. Una volta sottoposta al fotosegnalamento e ai rilievi dattiloscopici, separata dal compagno convivente, la Marjanovic è stata reclusa presso il carcere femminile Villa-Fastiggi di Pesaro dove dovrà scontare la pena di 5 anni, 3 mesi e 13 giorni di reclusione, oltre al recupero della pena pecuniaria di 600 euro di multa, per i furti in abitazione commessi nelle province di Venezia e Bologna negli anni 2015 e 2016.

 

redazionale

 

 

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