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Nella notte demolito a Camerano il cavalcavia 166 sulla A14

È quello che porta alla Conero Frantumazioni di Sandro Baldini. Insieme al 164 che porta al depuratore di Camerano verrà ricostruito ex novo

Camerano, 25 maggio 2023 – La società Amplia, che fino al crollo del Ponte Morandi di Genova si chiamava Pavimental, proprietà di Autostrade per l’Italia dei Fratelli Benetton, nelle primissime ore della notte appena trascorsa ha iniziato la demolizione dei cavalcavia 164 e 166 sulla A14. Per intenderci, i due ponti che portano rispettivamente al depuratore del Comune di Camerano e alla Conero Frantumazioni, l’azienda di Sandro Baldini che sei anni e un mese fa suo malgrado si trovò al centro di una vicenda da teatro dell’assurdo.

Camerano – La demolizione del cavalcavia 166 sulla A14

Ricordiamola brevemente. Era l’aprile del 2017 quando Autostrade per l’Italia abbassò arbitrariamente il tonnellaggio di percorrenza del cavalcavia 166 sulla A14, unico ponte d’accesso per i mezzi pesanti della Conero Frantumazioni all’area di lavoro e alla sede dell’azienda, portandolo da 72 a 12 tonnellate e impedendo, di fatto, il passaggio dei mezzi pesanti della Conero Frantumazioni.  

Di conseguenza il titolare Sandro Baldini, senza più la possibilità di ottemperare alle commesse di lavoro dal momento che i suoi mezzi non potevano più né uscire né entrare dall’azienda, licenziò tutti i suoi quindici dipendenti. Dipendenti che presero in mano il proprio destino e, d’accordo con il loro titolare, iniziarono un presidio 24 ore su 24 del ponte in questione perché, a loro dire, quel cavalcavia non era a rischio crollo. Una lotta impari durata oltre sei anni ma alla fine la Conero Frantumazioni, che è riuscita a resistere per tutto questo tempo all’angheria di Autostrade per l’Italia, fra qualche mese potrà riavere il suo ponte transitabile.

Infatti, dopo la demolizione del vecchio avvenuto questa notte, il ponte verrà ricostruito nel giro di pochi mesi. Potrà essere transitabile verso la fine dell’anno in corso, dal momento che i lavori non si possono effettuare nel periodo estivo e vacanziero, con uno stop obbligato a luglio e agosto.

Una cosa è certa: se questa notte le ruspe e i martelli meccanici intenti a demolire il cavalcavia 166 hanno assordato l’area interessata dai lavori, impedendo il sonno a chi abita nei dintorni, lo stridere dell’acciaio che demoliva il cemento armato ha sicuramente prodotto sogni meravigliosi nel placido dormire di Sandro Baldini. E dei suoi quindici dipendenti.

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