Argomenti per categorie

Le opera d’arte arrivate da San Ginesio sfrattano le Stanze segrete di Vittorio Sgarbi

Decisione presa stamattina, sabato 19, d’intesa fra Palazzo Campana e il Comune

Osimo. Chiusura anticipata delle Stanze segrete di Vittorio Sgarbi per fare posto alle opere d’arte trasferite dalle zone terremotate. Questa la decisione presa nella mattinata di oggi nella sala Vivarini del Comune, dove è stato firmato il protocollo d’intesa tra l’istituto Campana, la città di Osimo e i comuni della Rete Museale dei Sibillini, ovvero Montefortino, Montefalcone Appennino, Smerillo, Monte Rinaldo, Montelparo, Montalto delle Marche, Loro Piceno, San Ginesio.

Il sindaco Pugnaloni alla firma del protocollo d'intesa

Il sindaco Pugnaloni alla firma del protocollo d’intesa fra l’istituto Campana, la città di Osimo e i Comuni della rete museale dei Sibillini

È proprio da San Ginesio che sono arrivate, lo scorso mercoledì sera, trentaquattro tele costrette a migrare a Osimo per via dei danni strutturali riportati dalla pinacoteca Gentili a seguito del terremoto. I gioielli artistici senza casa verranno momentaneamente ospitati dal museo civico di Palazzo Campana già sede, dallo scorso 18 marzo, della collezione privata di Sgarbi intitolata alla memoria della madre Caterina (Rina) Cavallini, “Lotto, Artemisia e Guercino. Le stanze segrete di Vittorio Sgarbi”.

Visto l’enorme consenso di pubblico – lo scorso mese un gruppo di turisti di Ferrara si è aggiudicato il biglietto numero 40 mila – la chiusura dell’esposizione del noto critico, prevista in origine a ottobre, era stata posticipata al prossimo 15 gennaio. Oggi la comunicazione del cambio di rotta. Una virata che vuole essere un gesto di solidarietà e vicinanza all’arte colpita dal sisma. Le centoquaranta opere della fondazione Cavallini Sgarbi verranno ritirate anzi tempo per lasciare maggiore spazio e visibilità a Folchetti, De Magistris e alle altre firme, marchigiane e non, finora custodite nel museo-pinacoteca di San Ginesio.

I sindaci delle zone terremotate insieme a Simone Pugnaloni, Manuela Francesca Panini, Gabriele Barucca , Daniela Tisi, Moreno Pieroni

I sindaci delle zone terremotate insieme a Simone Pugnaloni, Manuela Francesca Panini, Gabriele Barucca , Daniela Tisi, Moreno Pieroni

L’ultimo giorno utile per ammirare Le Stanze segrete sarà domenica 11 dicembre, dopo di che verrà allestita una nuova esposizione, questa volta destinata alle trentaquattro tele appena arrivate a Palazzo Campana. I giorni scorsi lo stesso Vittorio Sgarbi aveva fatto trapelare la notizia di un imminente cambio d’abito agli interni di Palazzo Campana, aggiugendo anche la volontà di affiancare alle opere di san Ginesio quelle custodite nei musei di Sarnano e di Montefortino. L’intento dichiarato è quello di incentivare il turismo nelle Marche, con particolare attenzione alle zone duramente colpite dal sisma. Il ricavato della mostra, che verrà inaugurata entro Natale, sarà devoluto in beneficienza.

«Un atto di fratellanza nei confronti dei colleghi sindaci che stanno vivendo un momento davvero difficile – ha commentato il primo cittadino di Osimo Pugnaloni – siamo orgogliosi di adottare e custodire ad Osimo questo immenso patrimonio artistico, faremo di tutto per valorizzarlo nel migliore dei modi”. Presenti all’incontro di stamane, oltre ai sindaci dei comuni terremotati, l’assessore alla cultura e al turismo della regione Moreno Pieroni, Gabriele Barucca in rappresentanza della Soprintendenza per i beni storici e artistici delle Marche, la direttrice dei Musei Sibillini Daniela Tisi e l’architetto Manuela Francesca Panini dell’Istituto Campana.

Tags: