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La Polizia locale chiede aiuto alla Regione Marche

Gli assessori responsabili della sicurezza a Camerano Osimo e Castelfidardo chiedono all’Ente più collaborazione reciproca

Camerano, Osimo, Castelfidardo, 14 maggio 2019 – Sono tanti i problemi irrisolti che da tempo affliggono i corpi della Polizia locale e che, a sentire i diretti responsabili, riconducono ad una colpevole latitanza da parte della Regione Marche.

Così, stufi di aspettare, gli assessori Costantino Renato di Camerano, Federica Gatto di Osimo e Ilenia Pelati di Castelfidardo hanno stilato un documento congiunto sottoposto all’attenzione di Fabrizio Cesetti assessore regionale alla Polizia locale e alle Politiche integrate per la sicurezza.

Un documento che sollecita quanto segue:

  • più collaborazione e aiuto reciproco tra i Comandi di Polizia locale e la Regione Marche;
  • istituzione di una centrale operativa su area vasta (sfruttando l’attuale Soup e la Polizia Provinciale), e un numero telefonico unico a cui i cittadini possono rivolgersi;
  • predisposizione di protocolli operativi unici (e non per ogni singolo Comune) su sistemi integrati di sicurezza pubblica con Prefettura, Carabinieri, Polizia di Stato e soggetti che operano nell’ambito del soccorso sanitario, di calamità e della sicurezza privata;
  • regolamento unico regionale valido per tutti i Comuni, incontri periodici di confronto sulle problematiche di area vasta e di esplicazione delle funzioni all’interno degli Enti di appartenenza;
  • concorso unico e valido in tutta la regione per reclutare nuovi operatori che dovranno essere formati prima di entrare in servizio;
  • possibilità di aprire finanziamenti legati alla sicurezza pubblica;
  • messa a disposizione di radio, sfruttando la già presente rete di antenne su tutta la Regione;
  • sviluppo di apposite app per l’individuazione delle pattuglie sul territorio, per velocizzare gli interventi;
  • gruppi di agenti specializzati in alcune materie specifiche, cui ogni Comune può rivolgersi (es. edilizia, commercio, rurale, ambiente, animali…);
  • tutela legale e di supporto strategico e normativo a favore di Comandi e Servizi presenti sul territorio regionale.

Un elenco di “cose da fare” davvero impressionante.Una richiesta quasi accorata rivolta alla Regione affinché termini la sua latitanza nell’affrontare e risolvere i problemi in essere: «Auspichiamo che i punti in questione siano vagliati e messi in campo quanto prima – è l’augurio dei tre assessori – e che la Regione raccordi in modo veloce tutti gli attori implicati nella gestione dei servizi di sicurezza pubblica».