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Aspio (AN): ruba in discoteca ma viene sorpreso da un carabiniere fuori servizio

È andata male ad un tunisino residente ad Ancona

Camerano – Sabato notte, intorno alle tre del mattino, un giovane tunisino si trovava all’interno della discoteca Clan in zona Aspio di Camerano. Di soppiatto, si introduceva nello spogliatoio del personale di servizio e si appropriava di un giubbotto, un flacone di profumo e di circa ottanta euro lasciati lì da uno degli inservienti.

Facile, facile, avrà pensato mentre era lì intento ad arraffare quanto più possibile a danno di chi in quel momento stava lavorando. Ma non è stato così. Per sua sfortuna, i suoi movimenti avevano attratto l’attenzione di un carabiniere in borghese della radiomobile di Ancona, libero dal servizio.

Sorpreso con le mani nel sacco dal carabiniere, che nel frattempo si era qualificato, il tunisino ha cercato di fuggire riuscendo a gettare a terra il militare. Guadagnata l’uscita, però, è stato bloccato dai “buttafuori” in servizio al locale. Prontamente ammanettato dai militari del Nucleo operativo radiomobile di Osimo, giunti sul posto, è stato identificato per Z. R., nato in Tunisia nel 1992, residente ad Ancona, celibe, nullafacente, incensurato.

Nei suoi confronti scattava l’arresto in flagranza di reato per: furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale. Già perché l’arrestato, esagitato e in preda ai fumi dell’alcol, tra le altre cose si rifiutava di fornire le proprie generalità ai carabinieri.

Restituita la refurtiva ai legittimi proprietari, e accertate le condizioni di salute del carabiniere anconetano in borghese, soccorso anche dal personale del 118, i carabinieri portavano il tunisino al Comando di Osimo per il foto segnalamento e rilievi vari. Mentre il sostituto procuratore di Ancona, Serena Bizzarri, ne concordava l’arresto.

Questa mattina, nel corso dell’udienza tenutasi presso il Tribunale di Ancona, arresto convalidato e, su richiesta dei termini a difesa del legale di parte, l’udienza è stata rinviata al 23 marzo. Rinvio che ha prodotto l’immediata scarcerazione del tunisino. Ciò non ha impedito ai carabinieri di inoltrare alla Questura, nei suoi confronti, la proposta della misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio per 3 anni dai Comuni di Camerano e Osimo.

 

redazionale

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