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26 Gen Cuochi d’Italia: Sicilia batte Piemonte, fatale la pasta con le sarde
Il giovane palermitano Mario Russo elimina per un punto il piemontese Ettore Scaglione
Va avanti a gonfie vele il format culinario Cuochi d’Italia su Tv8. La kermesse che vede ad ogni puntata una sfida all’ultimo piatto fra i cuochi di due regioni, ieri sera ha contrapposto la Sicilia, rappresentata dal giovane palermitano Mario Russo al Piemonte con lo chef Ettore Scaglione.
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Mario Russo
Mario Russo, da Cerda (PA), sogna quanto prima di aprire un ristorante tutto suo: «Sono giovane, sento di doverlo fare per me e la mia Sicilia». Ettore Scaglione, da Dogliani (CN), è titolare insieme alla moglie dell’Acciuga nel bosco presso Cascina Martina.
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Ettore Scaglione
Alessandro Borghese, il conduttore, coadiuvato dagli chef stellati Gennaro Esposito e Cristiano Tomei in veste di giudici, dà il via alla sfida. Russo presenta tre piatti della tradizione siciliana, Scaglione sceglie di cucinare la pasta con le sarde: «È un piatto che gusto spesso, lo sento nelle mie corde».
Pasta, sarde, pinoli e mandorle vanno d’accordo, spiega Esposito ma: «attenzione alla cottura, le sarde hanno bisogno solo di una carezza, e attenzione a dosare il finocchietto». Si arriva ai giudizi. Tomei a Scaglione: «Ettore, il tuo piatto è elegante, sei partito alla grande, ma lo zafferano si scontra con le sarde». Gennaro Esposito, sempre a Scaglione: «Sei bravo, ma hai assaggiato? Le sarde, dove stanno?»
Risultato: Sicilia 15, Piemonte 7.
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Pasta con le sarde: quella verde per la Sicilia, quella rossa per il Piemonte
Tocca a Ettore proporre i piatti della tradizione piemontese. Il giovane cerdese sceglie di misurarsi sulla trota alla piemontese. Borghese gli domanda il perché di quella scelta, ricordando che la trota è un pesce di fiume e non di mare: «C’è l’uva sultanina – risponde Mario – che mi riporta in Sicilia».
Ettore spiega la sua ricetta senza dare troppi vantaggi all’avversario: «una base aromatica e una cottura al vapore per non strapazzare la carne. Una volta sfilettata, creerò degli involtini».
Tomei: «È un piatto rischioso, di difficile cottura, qui la conoscenza è fondamentale». Quarantacinque minuti passano in fretta. Man mano che si procede nella preparazione, viene fuori la grande manualità e conoscenza del piatto da parte di Ettore Scaglione. Con Mario Russo in difesa che fa del suo meglio.
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Trota alla piemontese: verde quella siciliana, rossa quella piemontese giudicata “quasi la perfezione”
Al voto finale Ettore riceve i complimenti dei giudici: ‘piatto sublime, che rasenta la perfezione, merita più di una stella’. E i due nove che gli vengono assegnati stanno a dimostrarlo. Mario, dal canto suo, ha fatto quel che poteva su un piatto che non conosceva. Ha giocato in difesa e se la cava per il rotto della cuffia. Nonostante la bella rimonta del piemontese, la sfida si conclude con la vittoria della Sicilia con un solo punto di vantaggio: 26 a 25.
E questa sera è la volta del Friuli Venezia Giulia che sfiderà l’Umbria.