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LegaPro – Ancona: più giù di così c’è solo la serie D

La Nord fischia e insulta giocatori e società. La tribuna li applaude

ANCONA (4-2-3-1): Anacoura; Barilaro, Cacioli, Ricci, Nicolao; Agyei, Zampa; Voltan (26’st Mancini), Bariti (37’st Paolucci), Frediani; Del Sante. A disp: Scuffia, Bellucci, Daffara, Forgacs, Bambozzi, Djuric, Cristofari, Gelonese, Momentè, Bartoli.  All. De Patre

PORDENONE (4-3-1-2): D’Arsiè; Semenzato, Stefani, Marchi, De Agostini; Misuraca, Burrai (43’st Parodi), Suciu; Cattaneo (34’st Buratto); Padovan (22’st Martignago), Arma. A disp.: Tomei, Zappa, Gerbaudo, Pietribiasi, Berrettoni, Bulevardi. All. Tedino.

ARBITRO: Provesi di Treviglio

MARCATORI: 35’pt Semenzato, 40’pt Cattaneo

NOTE: spettatori 1437, incasso 8753,50. Angoli 5-7

Ancona - Pordenone: continua la contestazione della curva Nord (foto Max Serenelli)

Ancona – Pordenone: continua la contestazione della curva Nord (foto Max Serenelli)

Anche il Pordenone passa al Del Conero, nonostante il 2-0 sia eccessivo per la gara disputata dall’Ancona, sempre più ultima visti i risultati delle dirette concorrenti.

Una stagione così balorda non si vedeva da tempo immemore: società allo sbando, tre direttori generali e due sportivi con la chicca del possibile presidente arrestato per stalking; squadra che perde ogni settimana a prescindere dagli episodi che accadono nel campo di gioco (positivi o negativi che siano: con i friulani il rigore e le due occasioni di Del Sante gridano vendetta); tre allenatori e non è ancora finita l’annata, pubblico in rivolta e contestazione violenta, sia a parole che nei fatti.

Il quadro appena descritto porta dritto in serie D, ormai a più di un passo, nonostante almeno oggi i biancorossi siano scesi in campo con il giusto piglio ed abbiano avuto diverse occasioni per non perdere l’ennesima partita tra le mura amiche, la settima per l’esattezza, e l’ottava nelle ultime nove gare di questo allucinante 2017.

LA CRONACA

Il neo tecnico De Patre sconfessa i suoi predecessori e sceglie il 4-2-3-1 inserendo Voltan e accentrando Bariti dietro a Del Sante. Il piglio con cui i dorici entrano in campo farebbe anche ben sperare anche se la prima occasione è per gli ospiti con De Agostini che sfiora il palo con una bella girata.

L’Ancona però ha voglia di fare risultato e spinge con convinzione tenendo il Pordenone nella propria metà campo ed al 25’ ha la palla del vantaggio, ma Del Sante riesce a non centrare la porta sguarnita dopo una pregevole azione di Agyei.

Ancona - Pordenone: l'Ancona recrimina per questa spinta in area (foto Max Serenelli)

Ancona – Pordenone: l’Ancona recrimina per questa spinta in area (foto Max Serenelli)

Al 33’ l’ex portiere dorico D’Arsiè è costretto a smanacciare un cross di Barilaro molto insidioso, ma la beffa è dietro l’angolo. Minuto trentacinque: calcio d’angolo di Burrai, Semenzato elude la marcatura di capitan Ricci e di piatto porta in vantaggio il Pordenone.

Ennesimo gol su calcio piazzato preso dall’Ancona, che prova a reagire con Cacioli al 38’, ma il suo colpo di testa è ben parato da D’Arsiè. Al 40’ la frittata della difesa biancorossa si completa: prima lo stesso Cacioli sbaglia il tempo di uscita su Arma, che riesce a servire di testa Cattaneo, Ricci cade troppo facilmente sulla pressione del trequartista ospite e lo 0-2 è cosa fatta.

Ancona - Pordenone: Voltan tira il rigore alle stelle (foto Max Serenelli)

Ancona – Pordenone: Voltan tira il rigore alle stelle (foto Max Serenelli)

Si va al riposo tra i fischi della curva e gli applausi della tribuna. Al ritorno in campo la partita potrebbe cambiare: Del Sante si procura un calcio di rigore come contro il Fano, identica anche la dinamica. Purtroppo, però, va a finire nella stessa maniera e cioè con l’errore dal dischetto: stavolta è Voltan che sbaglia calciando la palla nella curva ospite.

È il 3’ del secondo tempo e fino al triplice fischio finale è tutta una contestazione degli ultras: i più colpiti Ricci e Paolucci al suo ingresso in campo. Del Sante fa in tempo anche a mangiarsi un altro gol a porta vuota prima del riposo definitivo. L’Ancona è sempre più giù e la sensazione è che non ci siano molte speranze di recuperare un campionato che sembra segnato: dopo il risveglio di Fano e Lumezzane, oggi ha vinto anche il Teramo che lascia i biancorossi malinconicamente all’ultimo posto.

SALA STAMPA

Il ds Giulio Spadoni

Il ds Giulio Spadoni

Spadoni: «Se commentiamo la nostra striscia negativa è difficile poter trovare qualcosa a cui appigliarsi, però oggi l’Ancona ha giocato un’ottima partita anche a detta degli avversari. Siamo stati sfortunati, ma è chiaro che anche la buona sorte va cercata perché abbiamo sbagliato dei gol piuttosto clamorosi. Dobbiamo continuare a lottare e non possiamo alzare bandiera bianca, anche per rispetto dei nostri tifosi. De Patre? È arrivato adesso, non può essere giudicato. Non commento la decisione di Pagliari, avrà avuto i suoi buoni motivi per dimettersi, evidentemente il suo vaso era colmo».

Il nuovo mister dell'Ancona De Patre

Il nuovo mister dell’Ancona Tiziano De Patre

De Patre: «Sono venuto qui perché credo fermamente di poter salvare l’Ancona. È importante per tutti mantenere la categoria, per i giocatori, per la società e per i tifosi stessi. Dobbiamo lavorare sui difetti strutturali di questa squadra, come i calci piazzati, però è un gruppo vivo, affatto rassegnato.

Abbiamo avuto delle palle gol incredibili e messo sotto una squadra molto forte: non affronteremo sempre il Pordenone e se giochiamo sempre come oggi possiamo fare bene. Il clima? Capisco la tifoseria, purtroppo i risultati negativi sono evidenti, noi dobbiamo tirarci fuori da questa situazione. Questa settimana mi servirà tanto per capire su chi posso fare affidamento, soprattutto tra i più esperti. Paolucci? So cosa è successo la settimana scorsa, noi siamo professionisti, dobbiamo lavorare e prenderci sia fischi che applausi: il pubblico ha sempre ragione. Voltan ha calciato il rigore perché l’ho deciso io, oggi purtroppo non avremmo mai segnato in nessuna occasione».