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San Biagio di Osimo capitale dei rifiuti?

A sostenerlo è Dino Latini: “Esiste un progetto che vedrà Osimo capitale dei rifiuti delle Marche”

Osimo – «Noi siamo certi che dal 2018 all’isola ecologica di San Biagio vengono scaricati pure i rifiuti (plastica) di altri Comuni come Sirolo e Castelfidardo, tanto che sono state assunte due persone in più. Il solo fatto che ciò non sia stato detto è la prova che esiste uno strisciante progetto che vedrà Osimo e San Biagio capitale della discarica dei rifiuti delle Marche, trasformati in biogas. Passeranno da due a quattro, poi a trentatre Comuni – quelli gestiti dai privati – che porteranno i rifiuti da selezionare, con migliaia di passaggi di mezzi pesanti su e giù per San Biagio; poi giustificheranno l’impossibilità di realizzare l’impianto biogas a Ostra, il cui costo è di 22 milioni di euro per gli osimani, con la necessità di non lasciare una incompiuta da oneri altissimi e diranno che saranno costretti a farla nell’unico sito già pronto: San Biagio di Osimo».

Va giù pesante Dino Latini, capogruppo di Liste Civiche, entrando a piè pari sulla situazione che riguarda l’isola ecologica di San Biagio. Dichiarazioni inviate al giornale senza, per dovere di cronaca, prove a supporto di quanto dichiarato.

Un tema, quello dell’isola ecologica, che gli dà spunto per attaccare anche il modus operandi dell’Amministrazione Pugnaloni: «L’attuale sistema politico che governa Osimo ci ha dato dimostrazione che è questo il metodo che usa: tranquillizzare gli osimani per poi colpirli – sostiene Latini – la svendita di Astea Energia s.p.a. e lo smantellamento dell’ospedale, le bollette pazze della Tasi e Tari sono alcuni dei tanti esempi».

Osimo – Dino Latini

Dall’attacco a piedi uniti Dino Latini, ragionando sui se…, passa a sviscerare le linee guida che dovrebbero essere adottate – dal suo punto di vista e di quello di Liste Civiche – per dimostrare agli osimani che ciò che ha denunciato non risponde al vero.

«Se vogliono dare garanzia che non sarà così blocchino l’incameramento dei rifiuti dei Comuni che non sono Osimo e sospendano l’acquisto dell’impianto a biogas ai rifiuti – dice in conclusione, passando poi ad elencare il Latini-pensiero – Il nostro modo di vedere la gestione dei rifiuti è quello di ridurre il costo pro capite della Tari a 70 euro l’anno rispetto alle 118 attuali, con l’eliminazione degli sprechi attuali generati negli ultimi quattro anni dalla creazione di figure e spese inutili quanto elettoralistiche; una raccolta differenziata vera su cinque passaggi invece dei tre attuali; il mantenimento del ramo d’azienda invece che la svendita ad Ancona; la riorganizzazione del servizio su base capillare e di merito, invece che per nomina politica; lo stop all’acquisto dell’impianto a biogas con impiego di 10, dei 22 milioni previsti, per la realizzazione del progetto rifiuti zero».

Verrebbe da dire, quasi un programma elettorale già scritto sul tema rifiuti. Con, al punto primo, la battaglia per non far diventare San Biagio la capitale dei rifiuti.

 

redazionale

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